Ubi Genoa Ibi Romani. Dove c'è il Genoa, lì ci sono i suoi tifosi romani. Pochi, ma buoni. Tutti iscritti al club «Zeneixi de Roma» che dal 2009 raggruppa una trentina di tifosi rossoblù residenti nella Capitale. «Lo scopo del club - racconta il presidente Ferruccio Fracchia, Cuba per gli amici - è quello di sostenere la squadra ovunque e di aggregare tutti i tifosi del Genoa che, pur vivendo lontano dalla Lanterna, hanno il Grifone nel cuore».
Lo slogan Ubi Genoa Ibi Romani è stato ripreso dal motto della caserma dove Cuba ha fatto il militare: Ubi nos, Ibi victoria. Vittorie e sconfitte del vecchio Balordo hanno segnato la vita del club, il cui simbolo raffigura un Grifone con alle spalle il Colosseo. «Come gruppo ci siamo formati nel 2005 - dice Stefano Centanaro -. L'affiliazione all'Acg (Associazione club genoani) è più recente solo perché dopo anni di trasferte e partite viste assieme, abbiamo deciso di dare alla cosa un tono più ufficiale». L'iscrizione all'Acg è datata 8 novembre 2009 a distanza di dieci giorni dalla nascita del club. Ma la prima uscita ufficiale risale al 2005, trasferta di Empoli, quando venne esposto per la prima volta lo striscione «Zeneixi de Roma», che porta le firme di tutti i giocatori rossoblù dalla serie C ad oggi.
«Fino a poco tempo fa seguivamo il Genoa in trasferta senza problemi - racconta il presidente del club, la cui sede è a Roma in via Francesco Menzio, zona Acilia -. Quest'anno ci siamo dovuti arrendere alla tessera del tifoso e siamo venuti a Genova per farla. Abbiamo visto la trasferta contro la Lazio. Eravamo in 23 con 47 steward attorno. Sembravamo gli indiani nel ghetto. Di solito organizziamo trasferte nel raggio di 400-500 chilometri. Abbiamo in programma di andare a Bologna, Pescara, Napoli, Firenze, Siena». E Genova naturalmente: «Un gruppo di noi domenica sarà nella Nord. Battere la Roma ci dà più soddisfazioni che battere la Lazio.
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