Tifosi, torna l'amore con la maglia della pace

La maglia con la scritta Gradinata Nord numero 12 nelle mani del capitano del Genoa Marco Rossi «per chiudere il cerchio e dare ulteriore fiducia alla squadra». Come annunciato nei giorni scorsi, una trentina di tifosi rossoblù ieri pomeriggio, prima che iniziasse l'allenamento, ha consegnato una maglia simbolica a Marco Rossi come gesto distensivo dopo i fatti di Genoa-Siena. I tifosi, che raggruppano i club di via Armenia 5r, Old Block, Sette Settembre, Gir, Gav, Gruppo Meroni, Figgi du Zena e Brigata Speloncia, hanno parlato qualche minuto con la squadra, raccolta in mezzo al campo, confermando il loro massimo sostegno ai giocatori già dalla gara contro il Chievo quando torneranno a sventolare le bandiere rossoblù. L'incontro, avvenuto sotto gli occhi della Digos, si è concluso con un applauso reciproco tra squadra e tifosi. Delneri è rimasto a qualche metro di distanza.
Alle 15.15 i gruppi della Nord hanno lasciato il terreno di gioco. L'amichevole contro una selezione di Allievi e Primavera è stata sostituita da una partitella in famiglia nella quale Delneri ha volutamente mischiato le carte. Da una parte Sampirisi, Bovo, Granqvist, Canini (nell'inedito ruolo di terzino sinistro), Jankovic, Kucka, Seymour, Vargas, Immobile e Said con la pettorina verde; dall'altra Rossi, Marchiori, Moretti, Krajnc, Melazzi, Merkel, Tozser, Bertolacci, Borriello e Hallenius con la pettorina rossa. Contro il Chievo però si vedrà un Genoa diverso, schierato probabilmente con il 4-3-2-1: Vargas terzino sinistro, Kucka, Tozser e Seymour in mezzo al campo, Jankovic e Bertolacci dietro a Immobile unica punta. Intanto, la squadra da questa sera sarà in ritiro ad Arenzano, un modo per cercare di amalgamare ancora di più il gruppo.
La gara contro il Chievo sarà diretta da Tagliavento, lo stesso arbitro di Genoa-Siena e di Udinese-Genoa dello scorso anno. Intanto sembra raffreddarsi la pista che porta a Diakitè: «So dell'interessamento del Genoa - ha detto il suo procuratore Ulisse Savini -. Quella rossoblù è una possibilità, ma non è una priorità. Se dovessimo lasciare la Lazio, lo faremmo solo per un club di alto livello».

Conferme invece per Matuzalem dal direttore sportivo rossoblù Rino Foschi: «Matuzalem ci piace, come altri che stiamo seguendo. Gennaio è ancora lontano, ci sarà tempo per parlarne. Nessuno mi ha chiesto Merkel e Kucka, né Tare, né Lotito».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica