Sembra quasi fatto apposta. A dieci giorni dalla tanto attesa (e temuta) Première mondiale di Giovanni Allevi al Carlo Felice, ecco arrivare il suo «grande accusatore», il celebre violinista Uto Ughi, per un concerto a pochi chilometri di distanza. Con tutt'altro stile, si capisce; o meglio, con stile e basta. Uto Ughi, che recentemente si è pronunciato contro le composizioni «musicalmente risibili» di Allevi e che lo ha definito «modestissimo musicista» se ne fa un baffo, di chi «in altri tempi non sarebbe stato nemmeno ammesso al conservatorio». E va avanti a testa alta, ben felice di appartenere alla cosiddetta casta in cui l'ha recluso Allevi, offeso e amareggiato dalle critiche del Numero Uno del violino.
Ma l'arte non si discute: Uto Ughi ha scritto una pagina di storia della musica italiana e ancora oggi, dopo una lunga e straordinaria carriera, fa omaggio della sua indiscussa generosità musicale. Questa sera l'appuntamento è al Teatro Cantero di Chiavari (ore 21) per un suo concerto accompagnato dal pianista Marco Grisanti: in programma Tartini, Franck, Ciaikovskij, Saint-Saens, De Sarasate. L'evento è incluso nella stagione lirica del Cantero, organizzata dal teatro chiavarese e dall'associazione «Ritorno all'Opera» con l'associazione «Amici del Teatro e del Tigullio».
«Avere sul palcoscenico del Cantero artisti come Uto Ughi e il tenore Alberto Cupido in Carmen - dichiara soddisfatto Ivan Marino, presidente di Ritorno all'Opera - è un segnale forte di come la nostra conduzione artistica venga sempre più apprezzata e cresca ogni anno di livello». Il tutto con un occhio di riguardo ai giovani, che il Cantero sta cercando con impegno e fatica di coinvolgere nelle iniziative del teatro, «affinché possano apprezzare sempre di più questa arte meravigliosa».
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