L'istituto della protezione speciale sta per scomparire dalla normativa italiana. Ad annunciarlo è stato Nicola Molteni, sottosegretario all'Interno, che a seguito degli emendamenti presentati dal governo al cosiddetto "decreto Cutro" ha spiegato: "La protezione speciale è un unicum italiano che crea condizioni attrattive per l'immigrazione e la azzereremo". L'Italia, come da obblighi internazionali, è già un Paese in cui è prevista la possibilità di richiedere l'asilo politico, o in alternativa come previsto dalle norme europee, la protezione sussidiaria. La protezione speciale va a sovrapporsi a questi istituti, allargando le maglie per ottenere il diritto di soggiorno nel nostro Paese.
"L'Italia garantisce già l'asilo ma questa la cancelleremo con la conversione del Decreto immigrazione", ha proseguito Molteni, incalzato dai cronisti durante la sua visita a Milano. La decisione rientra nell'ambito della stretta che il governo vuole adoperare davanti a una crescita esponenziale degli sbarchi nel nostro Paese, che stanno mettendo a dura prova il sistema di accoglienza. La presenza di individui irregolari e senza prospettiva di protezione internazionale toglie ingenti risorse e possibilità a chi, invece, è meritevole di accoglienza umanitaria.
La protezione speciale si va ad affiancare e per due anni regala al migrante la possibilità di rimanere in Italia per trovare un lavoro, ma i dati ufficiali hanno dimostrato che solo 6% dei permessi speciali è stato tramutato in permessi di lavoro. Numeri troppo esigui per pensare che si tratti di una misura funzionante ed efficiente.
Giuseppe Petronzi, questore di Milano, nel discorso celebrativo per il 171mo anniversario di fondazione della Polizia che si è svolto al Piccolo Teatro Strehler, ha posto l'accento anche su questo elemento, sottolineando il balzo straordinario in avanti delle domande giunte negli uffici di immigrazione. "A Milano nel 2022 rispetto al 2021 le domande per la Protezione Speciale sono passate da circa 3mila a 7mila, con un incremento del 127%", un dato che è stato inserito dal questore nel contesto dei problemi di sovraccarico che si registrano da oltre un anno nella sede di via Cagni.
In questo ufficio arrivano la maggior parte dei migranti che vogliono fare la richiesta di permesso di soggiorno o, appunto, di protezione speciale e Petronzi ha sottolineato come, solo a Milano, nell'ultimo anno sono stati rilasciati 182mila permessi.
Il governo sta lavorando a testa bassa sul tema per cercare di porre rimedio in maniera non traumatica ai danni fatti dai governi precedenti, anche con l'intento di ridurre i fattori attrattivi che spingono sempre più persone a lasciare l'Africa per l'Europa e, in particolare, l'Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.