Gli emendamenti alla manovra depositati in commissione Bilancio alla Camera sono 3.104. La maggioranza ne ha presentati 617 (285 Fdi, 136 Forza Italia, 151 Lega e 45 Noi Moderati). Le opposizioni hanno avanzato 2.487 proposte di modifica. Il Pd ha depositato 957 emendamenti e M5s 772 («Uno tsunami per rivoluzionare» la legge di Bilancio, hanno dichiarato i deputati pentastellati). Seguono Azione-Iv con 311 e Verdi-Sinistra con 191. Si è quindi ben lontani dai 400-450 che ci si era prefissi alla vigilia, ma ben al di sotto degli oltre 6mila emendamenti della prima (e unica) legge di Bilancio del governo Draghi. Gli emendamenti saranno votati dal 15 al 18 dicembre in commissione e dal 20 la manovra approderà in aula.
L’obiettivo della maggioranza, comunque, è segnalarne 180 e lasciarne 200-250 alle opposizioni, ma il confronto parte molto in salita visto che Pd e M5s non hanno nessuna intenzione di dialogare e insistono su lotta all’evasione fiscale, salario minimo, taglio del cuneo forte e maglie larghe per il reddito di cittadinanza.
Maggioranza e governo, invece, paiono non lontani dal trovare un’intesa di massima sulle modifiche relative ai temi maggiormente dibattuti negli ultimi giorni. Oltre alla mitigazione del costo dell’energia, secondo quanto si apprende, si sta lavorando su un rafforzamento della decontribuzione per i neoassunti under 36, donne e percettori del reddito alzandola da 6mila a 8 mila euro. Anche sulle pensioni minime (altro tema caro a Forza Italia) si sta cercando di raggiungere la soglia dei 600 euro. In stand-by, invece, l’innalzamento della soglia del contante e la non sanzionabilità degli esercenti per il mancato utilizzo del Pos sotto i 60 euro. Il capogruppo alla Camera di Fdi, Tommaso Foti, ha spiegato che sarà necessario attendere la fine dell’interlocuzione con Bruxelles per la revisione, certamente al ribasso, dei tetti.
Più semplice la proroga di Opzione Donna senza legarla al numero di figli: su questa strada si sta procedendo. La lega ha presentato un emendamento per estendere i voucher lavoro anche al settore discoteche. Le maggiori novità relative alla manovra sono relative al capitolo famiglia. Nel dibattito spicca anche la retribuzione dell’aspettativa obbligatoria all’80% dello stipendio non solo per le madri lavoratrici ma per entrambi i genitori, senza tralasciare le monofamiglie. La misura sul congedo parentale «sarà corretta: noi presenteremo un emendamento ma è condiviso dal governo perché il mese in più pagato all’80% possa essere usufruito dalla madre o dal padre», ha detto il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi al termine del vertice a Palazzo Chigi sulla manovra. Tra le ipotesi, anche l’innalzamento da 1 a 3 dei mesi aggiuntivi di congedo obbligatorio, con i mesi successivi al primo «al 67%, o tutti e tre i mesi al 67%». Passi in avanti anche sul Superbonus 110% che è inserito nel dl Aiuti-quater.
Il governo sta lavorando all’inserimento della proroga del termine di presentazione della Cilas (Comunicazione di inizio lavori) dal 25 novembre al 31 dicembre, fermo restando che le assemblee condominiali dovranno aver deliberato entro il 25 novembre 2022.
Il forzista Claudio Lotito ha presentato un emendamento perché i crediti d’imposta siano considerati sempre esigibili, ma il governo teme che tale interpretazione possa mettere a repentaglio gli equilibri di finanza pubblica considerato che il Superbonus è già costato 58 miliardi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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