Come in un trailer cinematografico, i miliziani di Hezbollah hanno pubblicato sul web un video che ne esalta le risorse e la propaganda. Come i "fratelli" di Hamas, anche la vita segreta dei miliziani filoiraniani si svolge nel sottosuolo, sebbene i due gruppi non abbiano nulla a che vedere in fatto di uomini e risorse.
Lo stile cinematografico del video di Hezbollah
Il video ha inizio con una scena buia che ritrae un enorme cancello automatico sotterraneo. Sulla scena, improvvisamente, irrompe un miliziano in mimetica a bordo di una moto. L'uomo, rigorosamente a viso coperto, scende dal suo bolide e attende davanti al cancello. La musica di sottofondo lascia spazio a un allarme sonoro. In sottofondo si ode un discorso di incitamento alla rivolta di Nasrallah, che loda le capacità del gruppo.
Contemporaneamente i sottotitoli riportano le parole in arabo ed ebraico. Le immagini si susseguono, alternando rallenty e ritmo veloce, il numero di miliziani in video aumenta, nessuno mostra il volto.
L'arsenale di Hezbollah: uomini, mezzi, armi e tecnologia
Il cancello si apre lentamente, mentre la voce di sottofondo diventa ancora più rabbiosa. Il miliziano avanza: davanti a se è ben visibile un labirinto di enormi gallerie. Dentro, ad attenderlo, altri miliziani in moto, sotto stendardi gialli che ritraggono la simbologia della milizia. I miliziani vengono ripresi ne pieno della loro operatività occulta: c'è chi è al telefono, chi apre un laptop, altri in sella alle moto sfrecciano all'interno del dedalo di cunicoli, tra i ritratti appesi dei grandi nomi del gruppo.
Tecnologie raffinatissime, provenienti anche dalle connivenze che il gruppo ha con l'estero: è notizia di queste ore, tra l'altro, che Teheran sia alla ricerca di una partnership con la Cina in fatto di satelliti, il che consentirebbe una accresciuta capacità di spiare le basi Usa e israeliane nell'area.
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La vendetta "indipendente" da Teheran
Nel sottosuolo di Hezbollah non manca perfino una sorta di servizio che gestisce il traffico di mezzi e uomini, ma soprattutto vengono messi in mostra camion lanciarazzi, armi di ogni genere: da qui possono transitare veicoli di ogni tipo e interi reparti di fanteria. Le parole pronunciate nell'audio di sottofondo spiegano che la “resistenza” (all’occupazione israeliana) sarà in grado di colpire il territorio nemico fino al confine con la Giordania.
La promessa (e la minaccia) è, innazitutto, quella di vendicare l’assassinio di Fuad Shukr, per mano di Tel Aviv il 30 luglio.
Il video restituisce anche un'altra importante informazione: vendicare la morte di Shukr sarà un'operazione indipendente da Teheran e da quel che deciderà di fare nella sua vendetta per l’assassinio di Ismail Haniyeh.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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