Raffica di razzi dal Libano: situazione incandescente con Israele

Gli Hezbollah hanno rivendicato gli attacchi contro basi militari delle Idf vicine alla Linea blu, affermando di aver ucciso e ferito un numero imprecisato di militari. Gli israeliani hanno risposto con pesanti bombardamenti

Raffica di razzi dal Libano: situazione incandescente con Israele
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Nuovo attacco degli Hezbollah lungo la Linea blu. La radio militare israeliana ha riferito che circa 60 razzi sono stati lanciati verso il nord di Israele dal sud del Libano. I terroristi filo-iraniani hanno rivendicato di aver preso di mira le basi militari ebraiche di Birkat Risha, Al Baghdadi, Nimra e Monte Meron, come vendetta per l’uccisione di un loro combattente avvenuta sabato 6 luglio.

Gli Hezbollah hanno affermato di aver ucciso e ferito un numero imprecisato di militari israeliani, ma le Idf non hanno ancora diffuso nessuna notizia riguardo ad eventuali perdite. Stando a quanto riportato sul profilo X delle forze di difesa di Tel Aviv, i caccia della Iaf sono stati coinvolti nelle intercettazioni dei vettori lanciati dai miliziani del Partito di Dio. L’aviazione ha anche partecipato in concerto con l’artiglieria a bombardamenti su aree alla periferia delle città di Yaroun, Maroun al Ras e Beyda, nel sud del Paese dei cedri, e nella distruzione di un punto di osservazione degli Hezbollah nella zona di al-Adaisa.

Dall’8 ottobre scorso, si sono verificati scontri quasi quotidiani tra le Idf e i terroristi libanesi, che hanno dato il via ad una campagna di attacchi con mortai, missili e droni verso le regioni settentrionali dello Stato ebraico. Fino ad ora, i combattimenti al confine hanno causato 10 morti tra i civili israeliani e 15 tra i militari. Secondo il quotidiano libanese francofono L’Orient le Jour, sono 90 le vittime tra la popolazione non combattente Libanese e 366 tra le fila degli Hezbollah. Nelle ultime settimane, i miliziani filo-Teheran hanno aumentato l’intensità dei loro attacchi oltre la Linea blu, aumentando il timore della comunità internazionale per un possibile allargamento del conflitto.

Israele ha ridotto la portata delle operazioni nella Striscia per spostare truppe e mezzi corazzati al confine settentrionale e i generali delle Idf hanno preparato piani per un eventuale operazione su vasta scala in Libano. Il governo di Benjamin Netanyahu ha più volte affermato che non tollererà più la presenza degli Hezbollah a ridosso della frontiera e l’estrema destra ultraortodossa israeliana ha ripetutamente invocato la distruzione dei terroristi guidati da Hassan Nasrallah.

Gli Stati Uniti hanno provato senza successo a mediare tra le parti e promesso il proprio supporto a Tel Aviv nel caso di un conflitto che potrebbe vedere coinvolto anche la Repubblica islamica dell’Iran, principale sostenitore dell’organizzazione terroristica libanese.

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