Da Kaliningrad a Krolewiec. La Polonia ha deciso di rinominare l’ex exclave russa di Kaliningrad con il nome in lingua madre Krolewiec. "La Polonia ritorna alla denominazione tradizionale relativa alla sua storia e al suo patrimonio culturale", ha dichiarato il ministro dello Sviluppo e della Tecnologia, Waldemar Buda, aggiungendo di non volere la russificazione. Secca la risposta del Cremlino che ha condannato la mossa parlando di "atto ostile". "Questa non è più nemmeno russofobia, sono processi che rasentano la follia", ha detto Dmitry Peskov.
Il nuovo terreno di scontro tra Varsavia e Mosca coincide quindi con Kaliningrad, una striscia di terra stretta tra la Lituania e la Polonia situata sulla costa baltica, che prima della fine della Seconda guerra mondiale si chiamava Königsberg, salvo poi essere annessa all'Unione Sovietica e ribattezzata Kaliningrad in onore del politico Mikhail Kalinin. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’avamposto nucleare di Mosca incastonato nel cuore dell’Europa.
L’epoca tedesca
In principio si chiamava Königsberg, toponimo che letteralmente significava "montagna del re". Fondata nel 1255 dai Cavalieri teutonici, fu così chiamata in onore di re Ottocaro II di Boemia. Nel corso degli anni, la città fu la capitale del loro Stato monastico, quindi del Ducato di Prussia, e quindi della provincia della Prussia Orientale nel Regno di Prussia.
La storia di Konigsberg inizia tuttavia intorno al 1231, quando i cavalieri teutonici, precedentemente chiamati dall’allora duca polacco Corrado di Masovia per aiutarlo a riconquistare la Cuiavia, iniziarono ad organizzare i territori conquistati alle varie tribù pagane.
Per ottenere un controllo migliore, favorirono l’arrivo in loco di coloni tedeschi da tutto il Sacro Romano Impero. Presero forma diversi villaggi, mentre Konigsberg nacque dalla fusione di sei borghi: Juditten, Kosse, Tragheim, Sackheim, Laak e Ponarth.
La città diventò quindi un importante avamposto dei cavalieri teutonici in una zona strategica. Nel 1340 entrò nella Lega anseatica mentre nel 1457 divenne la sede ufficiale dell'Ordine Teutonico. Nel 1525 Alberto di Prussia, ultimo gran maestro teutonico, proclamò la nascita del Ducato di Prussia con Konigsberg capitale.
Honestly that city (Kaliningrad/Krolewiec/Königsberg) should be completely reconstructed to revive the pre-WW2 urban fabric. It should be a Russian/Polish/German-speaking city w most investment coming from Berlin/Frankfurt. NATO wants to win the "spiritual" argument, this is how. pic.twitter.com/wrNQ7ysbBL
— Jacob Shell (@JacobAShell) May 10, 2023
Königsberg, la città di Kant
Königsberg visse un’epoca dorata, di grande sviluppo commerciale e culturale nella seconda metà del ‘700, il periodo, tra l’altro, nel quale il filosofo tedesco Immanuel Kant visse nella città.
Kant, grande protagonista della moderna filosofia occidentale, nacque nel 1724 proprio a Königsberg, quando la città faceva parte della Prussia orientale e comprendeva comunità polacche e lituane, nonché la maggioranza di lingua tedesca.
In ogni caso, fino al 1878 fu sede della provincia di Prussia, costituita dall'unione, risalente al 1829, di Prussia occidentale ed orientale.
La Seconda guerra mondiale e la conquista sovietica
Königsberg rimase la città orientale più grande della Germania fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Fu quindi gravemente danneggiata dai bombardamenti alleati nel 1944 e durante la battaglia di Königsberg nel 1945.
I tedeschi, guidati dal generale Otto Lasch, alzarono bandiera bianca il 9 aprile del 1945, quando Königsberg capitolò all’Armata Rossa. Con l’accordo di Potsdam di quello stesso anno, finì sotto l’amministrazione sovietica.
Un anno più tardi, il 4 luglio del 1946, fu rinominata Kaliningrad in onore del leader bolscevico russo Mikhail Kalinin, uno dei firmatari sovietici dell’ordine, nel 1940, di giustiziare oltre 21mila prigionieri di guerra polacchi. Una ferita profonda per Varsavia, che considera Kalinin "corresponsabile" del massacro di ufficiali polacchi ordinato da Stalin a Katyn.
La popolazione tedesca fu sfrattata, trasportata per lo più nell’allora Germania dell’Est, e in città si insediarono persone provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia. Kaliningrad rimase chiusa agli stranieri fino al 1991.
L’avamposto nucleare di Mosca
All’indomani del secondo conflitto mondiale, Kaliningrad è diventata l’avamposto sovietico e poi russo in Europa. Oggi la città è strategicamente e militarmente importante per la Russia. È stata a lungo definita la "portaerei inaffondabile" del Cremlino sul Mar Baltico, dove le sue armi possono essere posizionate a breve distanza dall'Europa occidentale.
La flotta russa del Mar Baltico ha sede a Kaliningrad e il Cremlino, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe persino collocato in loco armi nucleari.
Come ha scritto il Washington Post, dopo la Guerra fredda, Kaliningrad è stata immaginata come una "Hong Kong del Baltico". Avrebbe dovuto funzionare come una zona economica speciale, con tasse basse e quasi nessun dazio all'importazione per stimolare gli investimenti, ma la sua economia ha più volte vacillato, in particolare dopo le sanzioni occidentali contro Mosca.
Data la sua geografia, Kaliningrad ha avuto legami economici relativamente stretti con gli stati europei, negli anni
successivi al crollo dell'Unione Sovietica. Ma le relazioni si sono gradualmente affievolite con la salita al potere in Russia di Vladimir Putin, in particolare dopo l'attacco russo all'Ucraina nel 2014 e l'annessione della Crimea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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