I Borzatta, famiglia modello diventano testimonial per caso

Manila Alfano

Quando Susanna è entrata e ha letto il cartello che pubblicizzava il concorso le si sono illuminati gli occhi. Aveva notato quel manifesto solo per caso, eppure c’era qualcosa che la attraeva terribilmente. «Partecipa anche tu al concorso famiglia testimonial per Upim».
Il pensiero le ronzava in testa e poi si è decisa. Perchè no? In fondo la sua era proprio la famiglia che stavano cercando. Mamma e papà giovani e carini, due bei bambini, un maschio e una femmina, e tutti meravigliosamente fotogenici. Tornata a casa Susanna si è messa a cercare le foto più belle, quelle delle vacanze, quelle del mare, e quella in cui c’erano tutti, anche i nonni. Primi piani, smorfie, sorrisi, abbracci. «Non ero sicura che a mio marito piacesse l’idea, sono io quella più frizzante in famiglia, lui è un tipo più chiuso, più serio. Ho cercato di convincerlo in tutti i modi e alla fine si è convinto. A quel punto abbiamo coinvolto anche i nonni che hanno partecipato volentieri».
Sono entrati alla Upim di Como, hanno portato le foto, compilato la scheda di partecipazione e depositato il tutto nell’urna. «In realtà l’abbiamo fatto senza crederci troppo. Più come un gioco, giusto per partecipare».
Ma alla fine la famiglia Borzatta ha vinto. A giugno la prima telefonata: «Siete tra i finalisti». Insieme a loro restavano «in gara» una famiglia di Napoli, una di Roma e una di Firenze. «Già la prima telefonata era stata per noi motivo di grande orgoglio. Non ci potevamo credere, su tutti i partecipanti (oltre 4mila) noi eravamo comunque tra i finalisti!». Poi il 4 luglio la telefonata definitiva. Quella che li ha decretati vincitori. Loro sarebbero diventati i testimonial per Upim. In ogni punto vendita, sui cartelloni pubblicitari dal nord al sud Italia ci sarebbero stati proprio loro.
Susanna 32 anni, mamma a tempo pieno, Luca il papà di 35 anni imprenditore, Filippo di 9 anni tifoso della Juventus come la mamma, bravo a scuola e Giulia la sorellina di 4 anni tifosa del Milan come il papà. E poi ci sono i nonni, Paolo e Luciana, entrambi di 59 anni, lui lavora con il figlio Luca nell’azienda di famiglia e lei insegnante elementare. «Spesso le mie amiche per scherzare mi dicono che assomigliamo alla famiglia del Mulino Bianco». E in effetti ci vanno molto vicini. Una famiglia all’antica, affiatata e dinamica.
«Per la nostra campagna volevamo persone vere, niente modelli irraggiungibili. E loro rendono in pieno l’idea di famiglia che volevamo trasmettere attraverso le nostre pubblicità. Sono simpatici, solari, uniti», dice Cristiano Catania, responsabile della comunicazione Upim.
«Siamo tutti contentissimi, dice Susanna, ma non ci siamo montati la testa. Non ci atteggiamo certo a divi! Sono sicura che ci divertiremo un mondo e sarà un bellissimo ricordo per tutti».


Ora la famiglia è in partenza per le vacanze, ma a settembre andranno a Milano per i primi servizi fotografici. La campagna natalizia li attende, e già a partire da novembre usciranno le loro foto. E nessuno sta più nella pelle.

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