I milanesi e la Liguria, un amore che non conosce confini. Cambiano i tempi e il clima ma il mare di Liguria è sempre lì, vicino quasi come il Lario, ma con quel profumo di salsedine in aggiunta che non guasta mai.
In aggiunta, a dire il vero, ci sarebbero anche i prezzi, (come l'affitto di lettino e ombrellone a Paraggi) ma questa è un'altra storia. Quasi intuitivo, quindi, che il milanese ami la Liguria, un po' controintuitivo che continui ad andarci nonostante il caro prezzi, l'accoglienza non sempre festosa e le code proverbiali.
Già, le code: autostrade quasi impeccabili fino ai Giovi o al Turchino paiono sbriciolarsi appena annusano la salsedine e costringono gli automobilisti (tutti, ma i milanesi, si sa, hanno poca pazienza e zero tempo da perdere) a surfare tra cantieri, rallentamenti, persino uscite dall'autostrada e rientri al casello successivo. Parziale consolazione: sulla mitica «Serravalle» la differenza tra l'autostrada (ex strada provinciale) e la statale dei Giovi è minima e il vero milanese, costretto a lasciare la prima per ritrovarla, come detto, più a valle, spesso neanche si accorge della differenza.
Pochi angoli della Liguria sono al riparo dall'invasione di massa milanese e brianzola: forse l'estremo Ponente da Imperia al confine italo-francese, perché troppo lontano e il Levante dopo Sestri perché scomodo da raggiungere in macchina. Non tutti i milanesi possiedono barche ma quasi tutti detestano il treno come mezzo di trasporto, (forse, con buona pace del sindaco Sala, perché non è così facile parcheggiarlo sotto casa). E poi le Cinque Terre sono più per i turisti tedeschi o per gli americani con le camice a fiori.
Sempre di moda, invece, il Ponente fino ad Alassio, perfetto per chi ama le spiagge sabbiose o al più con un po' di ghiaia. Tanti anche i locali notturni sul mare tipo L'Essaouira Club ad Albenga.
Il mare più bello di tutta la Liguria sarebbe (stavolta a dirlo sono i genovesi, quindi tendiamo a fidarci) proprio nella zona di Noli e Varigotti.
Ma il luogo più iconico e rappresentativo del milanese in vacanza è ancora oggi il Tigullio, nella Riviera di Levante. La Portofino dei vip, la Rapallo cara a Nietzche e ad Ezra Pound, con il lungomare fin de siècle, gli albergoni liberty e il Castello. Da ricordare almeno gli storici stabilimenti balneari Excelsior e Porticciolo. In quest'ultimo fecero il bagno anche Michelle Morgan e Marcello Mastroianni in una scena del film Racconti D'Estate. La vera perla milanese del Tigullio, tuttavia, è, da anni, sua maestà Santa Margherita. Da qui in avanti semplicemente «Santa».
A Santa c'è tutto: la spiaggia di sabbia nella frazione di Paraggi dove il mare è sempre trasparente (merito anche dei lecci e pini che circondano la baia e creano magici riflessi verdi nell'acqua). A Paraggi c'è anche lo stabilimento balneare più caro d'Italia. Se siete in ritardo con la rata del mutuo ma volete fare lo stesso un tuffo nella baia a costo zero, sappiate che si può fare. Oltre a una minima porzione di spiaggia libera soffocata fra i Bagni Fiore e i Bagni Bosetti, potete provare la cosiddetta «piattaforma», ben dieci metri quadrati di scoglio piatto con scaletta per scendere in acqua e risalire senza preoccuparsi di affrontare pendii scoscesi, oppure tuffarvi dalla minuscola baia del cannone a Portofino.
A proposito, forse quest'ultimo non andrebbe frequentato per cene o aperitivi (le recensioni sono pessime) ma chi ama la macchia mediterranea non si perda la passeggiata a piedi fino al faro con vista sui due lati del monte. Insomma, come cantava De Gregori, «nessuno si senta escluso».
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