I musei di Milano? «Bellissimi ma non sappiamo dove sono»

«Il Museo della Moda? Esiste davvero?». «La Villa Reale? Ma non è a Monza?». «L’Archeologico? «Certo, è in via Palestro!». Chiedere ai milanesi le indicazioni per i musei ricorda tanto quella celebre frase di Totò a Peppino: «Adesso che siamo a Milano, andiamo a vedere il famoso Colosseo!». Peccato che a rispondere al nostro sondaggio non fossero emigranti o turisti di passaggio, ma normali cittadini, nati e vissuti qui. Professionisti e impiegati in pausa pranzo, studenti e pensionati a spasso, casalinghe con la spesa, ristoratori e negozianti del centro: gente insomma che dovrebbe conoscere la città ad occhi chiusi, e ancor meglio i suoi monumenti. Ma a volte la realtà supera la fantasia, anche quella di un genio come Totò. Già, perché dalla nostra inchiesta risulta che i milanesi non solo frequentano poco i musei (come hanno rivelato i dati di affluenza del 2011, anticipati dal «Giornale» di ieri); ma spesso ne ignorano persino l’esistenza.
Lo dimostrano i cento milanesi intervistati in questi giorni tra le vie del centro storico, ai quali abbiamo chiesto notizie - e soprattutto indirizzi - dei principali musei della città, dal Planetario alla Galleria d’Arte moderna, dall’Acquario al Museo della Scienza, passando per le grandi «new entry» di quest’anno: il Museo del Novecento, della Moda e del Fumetto, il «nuovo» Archeologico e il Museo del Risorgimento, recentemente ristrutturati.
Il risultato? Mentre l’82 per cento dei milanesi sa esattamente indicare la strada per l’Arengario («Piazza Duomo, accanto a Palazzo Reale»), appena due su dieci ricordano la sede, centralissima, della Galleria d’Arte Moderna a Villa Reale (via Palestro), che molti confondono con quella più famosa e imponente di Monza. Non raggiunge la sufficienza nemmeno l’Acquario di viale Gadio (40%), del quale più della metà ignora l’indirizzo («Davvero abbiamo un Acquario?» è stato il commento di Gaia, 30 anni, impiegata, entusiasta della scoperta). Bene per il Planetario e il Museo di Storia Naturale, che quasi tutti (il 78%) collocano senza indugio ai Giardini Pubblici di corso Venezia («Corro lì tutte le mattine» rivela Stefano, 48 anni, agente immobiliare). Quanto al Museo della Scienza, otto su dieci ne conoscono la sede: «È in via San Vittore. Ci sono stata da bambina e sono tornata con i miei figli due mesi fa» dichiara Silvia, 42 anni, mamma di Pietro e Ludovica. «È il miglior museo di Milano» sentenzia Matteo, impiegato aziendale, 36 anni, che però tentenna su tutti gli altri.
Meno confortanti le risposte sugli ultimi «nati», dal Museo del Risorgimento, appena restaurato (Palazzo Moriggia, via Borgonuovo), al recentissimo Spazio della Moda (Palazzo Morando, via Sant’Andrea). Quest’ultimo, in particolare, è quello che crea più imbarazzi. Nessuno sa dove sia. C’è chi lo colloca all’Emporio Armani, chi alla Marangoni, la scuola per stilisti, e chi - come i commessi della boutique Gucci, della via accanto al museo - è sicuro di averlo visto «alla Triennale». Persino la cassiera della pasticceria Cova, all'angolo con via Sant’Andrea, giura di non averlo mai sentito. Stesso discorso per l’Archeologico di corso Magenta. Finalmente ampliato e rinnovato nell’allestimento, è però conosciuto soltanto da due milanesi su cento. «Ci sono stata ed è bellissimo, forse dovrebbero pubblicizzarlo di più», sottolinea Federica, 29 anni, avvocato alle prime armi. «Lo so! È ai giardini di via Palestro!» risponde sicura Francesca, 19 anni, scambiandolo per il Museo di Storia Naturale.
E che dire dello Spazio Fumetto, in viale Campania? Tra gli intervistati nessuno saprebbe individuarlo. «È un parco giochi?» la butta lì Angelo, pensionato, rivolgendosi alla moglie. «Sì, ci ho portato mia nipote!» gli fa eco la consorte. E gli altri come reagiscono? Si va dalla scena muta alla classica arrampicata sugli specchi («Palazzo Morando? Non saprei, non ho ancora trovato il tempo per andarci...» si giustifica Guido, 52 anni, imprenditore). Per arrivare ai più fantasiosi, che tirano a indovinare.

Così la casa dei comics diventa un laboratorio per bambini alla Triennale; l’Acquario Civico un soprannome della fontana di De Chirico, a Parco Sempione; e il Museo del Risorgimento? Una nuova dependance di Palazzo Reale. «Lì dentro - assicura un passante - di musei ce ne sono tanti...».

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