Indulto: uno su quattro è di nuovo in galera

Dei sette penitenziari della Liguria il record è a Marassi con 386 ritorni in cella

Indulto: uno su quattro è di nuovo in galera

(...) sono stati 26.632, dai penitenziari liguri sono stati scarcerati 863 detenuti: 42 da Chiavari, 57 da Imperia, 98 da La Spezia, 36 da Savona, 139 da Sanremo, 105 da Pontedecimo e 386 da Marassi. Dopo un anno, 5.699 soggetti che hanno beneficiato dell’indulto in tutta Italia sono rientrati in carcere e di questi, 206 nella sola Liguria. Uno su quattro appunto. Sia a livello locale, sia a livello nazionale. Curioso il fatto che nella nostra Regione 204 fossero uomini e solo 2 donne. Dopo un inizio incoraggiante in cui il numero dei detenuti si era drasticamente ridotto - fino al 30 settembre 2006 se ne contavano 38.326 in Italia e 800 in Liguria - oggi la situazione è di nuovo a rischio. La capienza nazionale regolamentare di circa 43mila posti è stata ampiamente superata con circa 45mila detenuti attualmente presenti. E quella ligure è al limite con 1.140 posti a disposizione e 1.028 al momento in carcere. «La non adozione di interventi strutturali sulla pena in pratica ha vanificato l’effetto indulto», osserva Martinelli. Che si riferisce in particolare alla mancata programmazione di misure alternative alla detenzione come i lavori socialmente utili non retribuiti. «A tutt’oggi - aggiunge il segretario di polizia - non ci risulta che la classe politica e governativa abbiano fatto seguire all’indulto i necessari interventi sull’esecuzione della pena, che garantiscano la giusta sanzione a chi commette reati soprattutto a tutela delle vittime della criminalità e che rendano la pena uno strumento efficace per ripagare la società del reato commesso». A cominciare proprio dalle misure alternative alla detenzione, per proseguire con l’incremento degli organici della polizia penitenziaria, alla quale dovrebbe essere affidata completamente l’esecuzione penale esterna, ovvero tutti i controlli su chi è chiamato a svolgere i lavori socialmente utili. In questo modo, secondo Martinelli, carabinieri e polizia anziché essere impiegati in questi compiti potrebbero essere destinati alla prevenzione e alla repressione dei reati sul territorio.

Il responsabile del sindacato rimarca ancora una volta le carenze di organico all’interno della polizia penitenziaria: «Se in Liguria siamo sotto di 350/400 agenti, nel solo penitenziario di Marassi ci mancano 150 uomini».

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