
- Quindi a quanto pare, dopo la lite nello Studio Ovale, alla fine Zelensky firmerà l'accordo sulle terre rare. Quindi siamo alla prima resa dell'Ucraina, ma agli Stati Uniti
- Leggo in un post di Non una di meno, in vista della manifestazione dell’8 marzo, in teoria dedicato alle donne, che quest’anno in testa al corteo ci saranno solo “persone FLINTA”. E voi direte: che vor dì? Pare che sia la nuova allucinante sigla per definire “donne, lesbiche, persone intersex, non binarie, trans e agender”. In pratica tutti, tranne quegli schifosi maschi bianchi eterosessuali cisgender e, ci par di capire, anche gli uomini omosessuali. A parte che non si capisce perché distinguere tra donne e lesbiche (le lesbiche non sono forse donne? E se fossero etero possono partecipare oppure no?). A parte che la differenza tra “non binario” e “agender” la lascio all’esorcista. Ma voi dovreste leggervi davvero il comunicato stampa in cui si spiega il motivo per cui vorrebbero questa testa del corteo così variopinta: “Abbiamo bisogno di dare un corpo collettivo alle donne, alle soggettività femminilizzate e non conformi, che vivono ogni giorno l’oppressione di genere sui loro corpi”. Ma che vor dì?
- In pratica hanno trasformato l’8 marzo nel gay pride, solo meno inclusivo: sono banditi i maschi omosessuali.
- Ps: ma come viene controllato se un maschietto che si mette in testa alla fila è “agender” o “cisgender”?
- Guardate questo breve video dell’ormai noto scontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyrz Zelensky. Cosa sussurra, quasi impercettibilmente, il presidente Ucraino? Guardate ancora: cosa dice? Secondo chi ha analizzato frame dopo frame, il leader di Kiev - in quel momento attaccato da J.D. Vance - si sarebbe lasciato sfuggire in russo un’esclamazione volgare di due parole che accosta il mestiere più antico del mondo al termine “cagna”. Una sorta di imprecazione, magari fuori luogo nello Studio Ovale, e tuttavia indicativo dello stato d’animo di Zelensky in quei venti drammatici minuti. Molti analisti, superato lo choc dell’imperdonabile trattamento riservato da Vance e Trump al presidente ucraino, si stanno ora interrogando se anche Zelensky non abbia commesso qualche errore. Tre in particolare. Primo: secondo Yaroslav Hrytsak, storico ucraino, lo staff di Volodymyr non avrebbe preparato a dovere l’incontro: mancava una strategia chiara e forse a Washington non avrebbe proprio dovuto andarci. Lo stesso inviato di Trump, Keith Kellog, avrebbe consigliato di attendere. E per l’ex ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci l’evidente avversione di Trump emersa in precedenti dichiarazioni avrebbe dovuto suggerire di continuare la trattativa sulle terre rare a distanza: non c’erano insomma già a monte le condizioni diplomatiche per una conclusione positiva del bilaterale. Secondo: Zelensky ha commesso l’errore di parlare in inglese, che non è la sua lingua madre. Molti leader europei quando devono esprimere concetti precisi e trattare temi scivolosi, preferiscono farlo nella lingua di cui conoscono tutte le sfumature. Inoltre, la presenza di due interpreti nello Studio Ovale avrebbe favorito il raffreddamento dei toni anche solo per una questione di tempi. Il botta e risposta, che ha alimentato la lite, non sarebbe stato tecnicamente possibile per via della mediazione linguistica. Terzo: secondo alcuni analisti Zelensky, pur maltrattato, avrebbe potuto “prendete tempo”, non farsi “travolgere dalla rabbia” e “non essere impulsivo”, dunque ringraziare per gli aiuti ricevuti e chiudere prima possibile la conferenza stampa.
- Vi racconto questa barzelletta. Michele Serra, dalla sua amaca della sua bella villa in campagna, chiama a raccolta tutta la sinistra in favore dell'Europa. Rispondono presente il Pd, Elly Schlein, i sindacati e la sinistra tutta. Poi oggi l'Unione Europea annuncia investimenti da 800 miliardi per il riarmo del Vecchio Continente e la sinistra storce il naso, protesta, torna pacifista.
Quindi manco il tempo di arrivare in piazza che già hanno litgato: tra loro e con quell'Europa che vorrebbero difendere. Il tutto contestando Donald Trump, che invece le armi non vuole più inviarle e cerca a tutti i costi un cessate il fuoco. Mi sta sfuggendo qualcosa?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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