Alfano presenta il Nuovo centrodestra

Lanciato il Nuovo centrodestra: "Scelta dolorosa, ma il governo deve andare avanti". E guarda al futuro: "Dateci 12 mesi e rifonderemo un grande centrodestra"

Alfano presenta il Nuovo centrodestra

Nasce ufficialmente il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. "Una scelta dolorosa e amarissima", come la definisce l'ex segretario del Pdl, dovuta a "una decisione che mai avremmo creduto di dover assumere e che nasce dal no all’adesione a Forza Italia, movimento in cui ho creduto nel ’94".

"Il Pdl ha chiuso la sua esperienza e mi ha visto unico segretario che, peraltro, ha centrato il record di adesioni, con oltre un milione di aderenti nel 2011", rivendica Angelino Alfano prima di presentare il programma del nuovo movimento. Ma, ribadisce, "è stata la scelta giusta per consentire a questo governo di andare avanti". Una scelta presa "quando abbiamo avuto la sensazione concreta e insuperabile che nel nostro partito prevalesse la voglia di voto anticipato, senza una prospettiva, con Berlusconi incandidabile e per di più con questa legge elettorale".

Tutto nasce quindi, nella logica di Alfano, dalla volontà di salvaguardare il governo Letta di cui fa parte: "Siamo riusciti a far da scudo a politiche della sinistra, scudo ad una deriva di sinistra per realizzare invece nostri programmi e per far scudo a scelte ben diverse se realizzate dalla sinistra-sinistra". E ha aggiunto: "Questo governo è in piedi da 6 mesi e mezzo. Giudicarlo ora è come assegnare lo scudetto dopo 10 giornate o il Giro d’Italia dopo 4-5 tappe... Quindi non lo si giudichi perchè 6 mesi e mezzo sono troppo pochi. Proponiamo un patto agli italiani: vediamo se fra 12 mesi se governo ha raggiunto suoi obiettivi".

Con la conferenza di oggi, Alfano scarica di fatto Berlusconi e punta alla nascita di "un grande centrodestra, forte e radicato negli 8mila campanili italiani e che sia assolutamente in grado battere una sinistra che non ha cambiato i suoi connotati e i suoi limiti". Per farlo il ministro degli interni si dà 12 mesi, stipulando - proprio come fece il Cavaliere qualche anno fa - un nuovo "patto con gli italiani". Al centro di questo "contratto" c'è la legge elettorale, che va cambiata, l’elezione diretta del presidente del Consiglio e dei ministri e la ricetta liberale per far crescere l’economia, l’occupazione e ridurre le tasse, comprese quelle sul lavoro. E poi l'Europa: "Aderiamo al Ppe, ma l’Europa così com’è non ci piace. Sull’immigrazione diremo parole chiare: bene l’ accoglienza, ma non possiamo accogliere tutti. Abbiamo il dovere di pensare agli italiani senza lavoro pur nell’accoglienza".

Sulla struttura del movimento, il ministro degli interni non ha dubbi: servono primarie, che coinvolgano anche i giovani. "Il prossimo candidato Presidente del Consiglio del centrodestra lo dovremo scegliere con metodo democratico", ha detto, "Una situazione molto simile a quella grande intuizione di Silvio Berlusconi che è stata la casa delle Libertà".

Non manca nel suo discorso il riferimento a Silvio Berlusconi: "In questi anni non abbiamo sbagliato programma, nè persona. Affidandoci a Berlusconi per tutti questi anni non abbiamo sbagliato.

Vogliamo però ora lavorare a un nuovo programma", ha detto Alfano, "Noi cotinuiamo a coltivare un rapporto di profondo affetto nei confronti di Berlusconi. Siamo con tutti e due piedi nel centrodestra. Siamo il movimento politico del futuro". Per questo i 30 senatori e i 27 deputati del nuovo centrodestra voteranno contro la decadenza da senatore del Cavaliere.

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