
Julia, l’assistente virtuale per i turisti e i pellegrini della Capitale, presentata in pompa magna lo scorso 7 marzo dal sindaco Roberto Gualtieri, presenta già gravi lacune ed è oggetto di un’interrogazione per gli elevati costi.
Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, denuncia: "Attivata da alcuni giorni dopo mesi di ritardo, Julia esordisce con un grandioso flop, scambiando una linea di bus per un'altra, inventando a Roma strade che non esistono, confondendone nomi, percorsi e lunghezze”. E aggiunge: “E questi sono solo alcuni esempi di un test che sta facendo acqua da tutte le parti".
L’esponente leghista accusa il sindaco Gualtieri di aver lanciato l’app “tra grandi clamori e feste” nonostante fosse ancora in fase sperimentale e il rischio di “finire addirittura dalla parte opposta della città” è diventato una realtà. “Peraltro appare evidente che Julia attualmente non porta aspetto innovativo in confronto a qualsiasi altra intelligenza artificiale reperibile sul mercato a costi notevolmente più bassi”, aggiunge Santori che, con un’interrogazione, ha chiesto trasparenza sui costi che ammonterebbero a 10 milioni di euro. “Gualtieri racconti ai romani il perché di queste scelte", conclude Santori che contesta il fatto di non aver cercato soluzioni alternative più economiche. Julia, inoltre, secondo il leghista, sarebbe stata adottata tramite un processo poco trasparente.
Anche il deputato meloniano Marco Perissa, presidente della federazione romana di FdI, attacca: “L'app Julia, presentata dall'amministrazione comunale come il nuovo Virgilio che avrebbe dovuto guidare i visitatori attraverso i servizi e i monumenti di Roma durante il Giubileo, non è altro che l'ennesimo fallimento della giunta Gualtieri”. Anche Perissa critica fortemente la spesa di quasi 10 milioni di euro “per un'applicazione che offre pochissimo di più di un servizio già presente nel mercato virtuale a costo zero". Perissa contesta quel che definisce "uno sperpero assoluto di soldi pubblici, attraverso una procedura che ancora oggi rimane avvolta nel mistero, che genera sconcerto e indignazione”. Il meloniani fa, inoltre, notare “che con la stessa cifra sarebbe stato possibile costruire almeno cento alloggi destinati all'edilizia residenziale pubblica e dare così una prima risposta all'emergenza abitativa della Capitale".
La realizzazione di Julia, come si legge su Romatoday, è stata finanziata con i fondi stanziati nel programma Roma Caput Mundi.
Sono stati predisposti 1,7 milioni di euro di fondi per la creazione di “una app integrata del patrimonio culturale e turistico della città di Roma che guidi il turista e offra i servizi di prenotazione e bigliettazione e social”. Altri 8 milioni, invece, per il “fondo per la digitalizzazione Turist Virtual Assistent: sistema di interoperabilità di banche dati per servizi di mobilità, accoglienza e servizi al turismo”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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