"Il Paese va risollevato, perché non è giusto che ci si svegli la mattina con il dubbio di non voler più vivere in Italia". Sono parole di Giorgio Armani, che parlando alla stampa da Pechino sottolinea un senso di sconforto che dice non solo suo, ma piuttosto condiviso da una parte importante del Paese. Anche da chi è comunque riuscito ad avere successo.
"Io personalmente - dice - non mi posso lamentare perchè sono ricco, faccio un mestiere bellissimo, sto bene: ma la cosa che mi infastidisce di più è riconoscere che non siamo più felici della meravigliosa Italia. E questo non va bene, perchè l’Italia resta un paese meraviglioso che per questo va risollevato. In Italia c’è qualcosa che non torna, anzi non torna niente, dappertutto ci sono indagati, dappertutto un gran casino, quello che faceva il santo non lo è più, non c’è uno spiraglio di certezza, perfino intorno al Papa. Si sollevano le lapidi, è brutto dirlo ma e così. E non si sa se sia un retaggio del lassismo passato o se stiamo andando verso una china pericolosa. Qualche volta penso che questa Italia non mi piace e, come capita a tutti, mi verrebbe da dire che non ci voglio vivere più".
Armani sottolinea anche come sia "comprensibile" che i giovani non sopportino più il modo in cui le cose vanno nel Paese.
Anche se non si può non sottolineare "che molto giovani non hanno tanta voglia di lavorare", mentre dovrebbero "imparare a lavorare, devono fare la gavetta e sacrifici perché li abbiamo fatti tutti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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