Continuano a far discutere le norme presenti nell'ultimo dl Sicurezza varato dal governo Meloni. A destare scalpore tra le fila del centrosinistra è soprattutto la possibilità per le forze dell'ordine di acquistare armi senza licenza. Una norma che era stata fortemente chiesta dai sindacati di polizia.
"Noi di Italia Celere, cinque anni fa, proponemmo questa norma che arriva ora in Parlamento", spiega il segretario generale del sindacato, Andrea Cecchini che ricorda come "anche l’allora capo della polizia Pansa nel 2017, disse che è necessario che i poliziotti abbiano già con sé un’arma privata in funzione anti-terrorismo". Secondo Cecchini si tratta di una "norma è giusta e adeguata" perché finora era prevista solo ai funzionari di pubblica sicurezza (pari al 15% del totale) e ai magistrati. "Questo, dunque, non significa allargare a tutti la possibilità di avere un’arma, ma dare la possibilità a chi ha già un’arma di averne un’altra più leggera", puntualizza il segretario di Italia Celere. Anche secondo Stefano Paoloni del Sap si tratta di "una polemica sterile" perché "la verifica nei confronti delle forze dell’ordine è fatta a priori, non serve un’ulteriore documentazione visto e considerato che gli agenti sono già autorizzati a portare armi".
Paoloni fa sapere, poi, che sul tema esiste già una circolare anche dell’ex capo della polizia Gabrielli che invitava gli operatori a uscire armati per essere maggiormente presenti in caso di attentati terroristici. "All’epoca il ministro dell’Interno era Alfano", ricorda ancora il segretario del Sap. Domenico Pianese del Coisp ha le idee chiare sul tema: "Gli agenti sono sempre stati autorizzati a portare con sé la propria arma di ordinanza; questo perché, al di là dell'orario di lavoro, sono in servizio h24 avendo l'obbligo, qualora si verificasse una situazione di pericolo, di intervenire immediatamente". E anche Pianese ricorda che nel periodo degli attentati al Bataclan di Parigi, sia il Capo della Polizia sia il Ministro dell'Interno ribadivano agli agenti di portare sempre con sé l'arma di ordinanza per sventare un potenziale attentato intervenendo immediatamente. "Ma - spiega il segretario generale del Coisp - la Beretta, in dotazione alla Polizia, è un'arma da guerra, pesa quasi due chili, è ingombrante nonché difficile da occultare sotto abiti civili". Da qui nasce la richiesta di una normativa che permetterà agli agenti di avere armi più piccole e maneggevoli.
"È sciocco - chiosa Pianese - inoltre pensare che le nostre città diventeranno un far west, perché a ogni agente, prima di consentirgli il possesso di un'arma, vengono fatte visite e verifiche psicologiche; il cosiddetto “porto d'arma” lo hanno già".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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