"La giunta e io siamo pienamente fiduciosi in una rapida risoluzione della vicenda, con il riconoscimento della legittimità del nostro operato". Il presidente della giunta regionale della Basilicata Vito Bardi è intervenuto con una nota sulla notizia del suo rinvio a giudizio nell'ambito della maxi-inchiesta sulla sanità lucana della procura di Potenza.
"Ricordo, infatti, che si tratta di programmazione finanziaria e conseguente riparto delle risorse finanziarie alle Aziende sanitarie, programmazione che, come è noto, è di competenza esclusiva del Dipartimento salute e di cui la Giunta regionale si limita a prendere atto, cosa che è stata fatta", spiega Bardi. "Una programmazione, peraltro, già riconosciuta corretta in sede di approvazione e successiva verifica del bilancio. Continuiamo a lavorare con l'impegno di sempre nell'esclusivo interesse dei lucani", conclude il presidente di centrodestra della Basilicata rieletto lo scorso aprile.
Anche il ministro Elisabetta Casellati, coordinatrice regionale di Forza Italia e il gruppo dirigente del partito hanno espresso la propria fiducia nell'operato della magistratura e la vicinanza al presidente Bardi, all'assessore Francesco Cupparo e agli altri amministratori coinvolti nell'inchiesta sulla sanità lucana. "Confidiamo che il processo faccia rapidamente chiarezza nell'interesse delle istituzioni e delle persone coinvolte, a cui va la nostra vicinanza", dice Casellati.
Bardi è accusato di concorso in induzione a dare o promettere utilità. Secondo l'accusa, l'obiettivo era costringere alle dimissioni l'allora direttore generale dell'Azienda San Carlo di Potenza Massimo Barresi, anche attraverso un taglio di 12 milioni all'azienda stessa. Barresi terminò il suo incarico nel 2020, un anno dopo l'insediamento di Bardi a seguito di un pronunciamento del Tar che stabilì illegittima la sua nomina, frutto di una decisione presa dalla precedente giunta regionale a mandato ormai scaduto e impugnata da Giuseppe Spera, poi nominato dalla Regione commissario della stessa azienda San Carlo di cui attualmente è direttore generale.
Oltre al presidente sono stati rinviati a giudizio anche il senatore di Fratelli d'Italia Gianni Rosa, all'epoca dei
fatti contestati assessore regionale all'ambiente, e altri tre ex assessori: Francesco Fanelli (Lega), Rocco Leone (Fratelli d'Italia) e Franco Cupparo (Forza Italia). La prima udienza è stata fissata il 20 gennaio del 2025.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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