E' un Berlusconi preoccupato ma combattivo e a tratti anche scherzoso, quello che ieri sera ha incontrato i "falchetti" radunati da Daniela Santanché nella nuova sede di Forza Italia a San Giovanni in Lucina. Il Cav si concede per tre ore agli under 30 del partito e, tra ricordi e barzellette, parla del futuro dei moderati e del Paese.
Davanti ai giovani supporter l'ex premier ha ironizzato sulla legge di stabilità ("Stabilità per il governo...") e poi è tornato a bomba sulla decadenza e la conseguente permanenza dei ministri del Pdl al governo. Il messaggio che ancora una volta ha mandato ai governativi è chiaro: come si può collaborare con chi vuole uccidere politicamente il leader del centro destra? Per il Cavaliere è impossibile. Un netto stop all'esecutivo.
E' incredibile che un partito alleato al governo con noi voglia far fuori il leader del nostro movimento - avrebbe spiegato Berlusconi alle giovani leve di Forza Italia -. Come possono chiedere ai nostri ministri e senatori di continuare a collaborare al governo quando si rendono responsabili dell'omicidio politico del leader del Pdl?
"Come possono i nostri ministri stare ancora al governo con questi personaggi?", ha chiesto un ragazzo. "Io non credo che possano farlo. Cercherò in tutti i modi, dopo che per vent'anni sono stato protagonista, di tenere insieme i moderati, farò di tutto perché non si spacchi il nostro movimento", avrebbe risposto il Cavaliere.
L'ex presidente del Consiglio è tornato a parlare delle frizioni interne al centrodestra e non nasconde la delusione per le titubanze e i tradimenti: "Immaginate il dolore che mi attanaglia: da venti anni faccio di tutto per tenere uniti i moderati, che sono la maggioranza. Poi arriva sempre qualcuno che divide".
"Alla bella età che ho, dovrei essere in pensione già da tredici anni: pensavo di sedermi sulle panchine dei giardinetti pubblici ma sono ancora qui, giovane nel cuore e nei propositi e determinato ancora una volta a scendere in campo per questa meravigliosa parola laica che è la difesa della
libertà", ha proseguito Berlusconi. "Siamo in campo, siamo qui a combattere per un Paese che amiamo, un Paese che vorremmo diverso da quello che è oggi, da quello che potrebbe essere se dovesse vincere la sinistra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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