Nonostante l'uveite che lo tiene da giorni ricoverato al San Raffaele, Silvio Berlusconi continua a pensare al partito. Il segretario Angelino Alfano, i coordinatori Sandro Bondi e Denis Verdini, il presidente uscente del Senato, Renato Schifani e i capigruppo uscenti di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, sono volati all’ora di pranzo alla volta del capoluogo lombardo per un incontro con il leader del Pdl.
È necessario fare il punto e decidere la linea in vista della prima seduta del nuovo Parlamento. Sul tavolo c'è la scelta di confermare l’Aventino e di disertare le prime sedute di Camera e Senato. Tra i nodi da sciogliere anche i nuovi capigruppo, dopo i malumori alla luce dei nomi dei papabili circolati in queste ore.
Al momento, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, resterebbe confermato l’orientamento di non partecipare alle votazioni, soprattutto dopo quello che viene giudicato come un nuovo affondo della magistratura contro il Cavaliere. Tuttavia, l’apertura dimostrata ieri da Monti e dagli esponenti di Scelta civica nei confronti del Pdl, potrebbe incidere sull’atteggiamento che il partito di via dell’Umiltà terrà domani in aula. Se si dovesse realizzare una sorta di alleanza tra Pdl e montiani, soprattutto al Senato, le chances di "condizionare" le votazioni per la presidenza salirebbero: a quel punto, non è escluso che il Pdl, grazie anche ai voti di Scelta civica, possa puntare su un proprio nome per lo scranno più alto di palazzo Madama: il nome potrebbe essere quello del presidente uscente, Schifani.
Ogni decisione sarà poi comunicata e ratificata domani, nella riunione del gruppo alla
Camera convocata alle 8,30 e altrettanto dovrebbe fare il gruppo al Senato. Intanto Berlusconi potrebbe essere dimesso dal San Raffaele domani, ma difficilmente sarà presente a Palazzo Madama per la prima seduta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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