Berlusconi, il nuovo contratto: una manovra da 80 miliardi

Il Cavaliere ha in mente una manovra da 80 miliardi da attuare in cinque anni. I tagli alla macchina statale porteranno nelle casse soldi da utilizzare per agevolare le imprese e dare un po' di respiro alle famiglie italiane. In mente anche una riduzione del debito pubblico del Paese

Berlusconi, il nuovo contratto: una manovra da 80 miliardi

Silvio Berlusconi ha pronto il nuovo contratto con gli italiani, che presenterà nei prossimi giorni. Lo dice nel corso di un'intervista video rilasciata all'agenzia Vista. Sottolinea la necessità di ridurre il peso di un ingombrante macchina statale, che attualmente costa 800 miliardi di euro al Paese. E ha in mente come fare: dopo dieci anni di stallo, si può sperare in una riduzione almeno del 10% dei costi nei prossimi cinque anni.

Un punto in meno di pressione fiscale dal primo anno è una delle manovre da mettere in campo. Si recupereranno sedici miliardi l'anno, da utilizzare per ridurre il debito e nei confronti delle imprese e delle famiglie.

Le misure a favore della famiglia (quoziente famigliare) porterebbe agevolazioni per i nuclei famigliari con più figli nei confronti dei single. A ciò si aggiungerebbe una riduzione delle tasse, già proposta in precedenza dal Pdl, ma poi tolta dai governi della sinistra.

Il Cavaliere ha parlato anche al Tg3, dove ricordato che i governi da lui guidati hanno sempre "rispettato tutti gli accordi che abbiamo responsabilmente assunto con l'Ue". In questo senso si è detto incredulo dopo avere letto "le dichiarazioni di uno dei 27 commissari europei, Olli Rehn". E non ha dubbi: "È lui che ha cambiato idea".

Berlusconi ha poi ribadito la sua speranza "di non aver più tra le ruote Casini e Fini.

E anzi questo è il messaggio che do agli italiani: se vogliono un governo che governi non diano il voto ai partitini di Casini, Fini o Monti". E chiesto agli italiani "di darci una piena maggioranza impegnandoci a usare questa maggioranza per cambiare la struttura costituzionale delle decisioni".

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