Berlusconi: "Ppe contro di me? Daul è solo uno dei 14 vicepresidenti"

Ieri l'attacco di Daul: "Il Ppe sostiene Monti". Berlusconi: "È solo uno dei 14 vicepresidenti, non rappresenta il partito". Su Draghi al Colle: "Non è lui il nostro candidato"

Berlusconi: "Ppe contro di me? Daul è solo uno dei 14 vicepresidenti"

Lo scontro tra Mario Monti e Silvio Berlusconi si è ormai spostato in Europa, in seno al Partito popolare europeo di cui entrambi fanno parte. Ieri il capogruppo Joseph Daul ha sostenuto la candidatura del Professore a discapito di quella del leader del Pdl. Una dichiarazione "improvvida" che non spaventa il Cavaliere, che sottolinea come Daul sia solo uno dei 14 vicepresidenti del partito: "Ha espresso una personale posizione, non rappresenta il Ppe".

Berlusconi ha anche chiarito la sua posizione sull'eventuale candidatura di Mario Draghi al Quirinale: "Come al solito i quotidiani stravolgono le situazioni pur di farmi fare una brutta figura. Non ho portato avanti nessuna candidatura di Draghi, ho solo risposto a una domanda". Del resto, il presidente dell'Eurotower "sta facendo bene alla Bce. Non vedo nessuna opportunità né per lui né per noi che lasci il suo mandato". Berlusconi ha un altro nome da lanciare al Colle. Un nome che sarà rivelato solo al momento opportuno. Di certo non si tratta di Monti, nonostante sia stato in passato uno dei papabili proprio per il Cavaliere: "Era un Monti diverso, ci eravamo cascati".

Anche sul fronte interno, il Cavaliere è sicuro di sè: "Penso che al Senato vinceremo ampiamente", sostiene a Radio Anch'io, sottolineando che nella prossima legislatura "l’accordo tra noi e il Pd può avvenire solo per cambiare l’architettura dello Stato". Duro attacco anche al "centrino" di Monti che "è la ruota di scorta, la spalla, del Pd". Il Prof, secondo Berlusconi, ha ingannato gli italiani, aumentando le tasse, mentre ora promette di abbassarle: "Prima Monti ha messo l’Imu e ora dice di volerla togliere, poi ha fatto il redditometro e ora dice di non volerlo. O pensa che gli italiani siano matti o c’è in giro un matto che pensa di essere Monti". Il Cav, poi, assicura: "Il Pdl vuole tagliare la pressione fiscale di un punto all’anno per i prossimi cinque anni e questo può avvenire tagliando i costi dello Stato".

Immancabile, inoltre, un commento alla magistratura che "mi vuole colpire non solo nell’immagine, ma anche nel portafoglio". Per Berlusconi, i suoi guai giudiziari "derivano da un uso della giustizia a fini politici, per eliminare gli avversari politici. È un'anomalia, anzi una patologia della democrazia". Così come è un'anomalia Ingroia: "In Italia infatti c’è la possibilità per un magistrato che si è fatto pubblicità attraverso le indagini di potersi candidare in politica e poi di tornare nella magistratura".

Parlando infine del caso Fiat, Berlusconi ha ricordato che il Lingotto "ha promesso che manterrà la sua presenza in Italia": "Il prossimo governo

dovrà vigilare affinché questo accada. Il mercato dell’auto è in una forte crisi, sia in Europa sia in Italia e la Fiat ha bisogno di programmare il futuro, di produrre macchine per acquisitori europei e di tutto il mondo".

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