Boldrini sta con la Schlein: "Niente armi a Israele"

L'ex presidente della Camera sostiene la linea della segretaria Pd: "Tel Aviv le sta usando contro i civili"

Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico
Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico
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Il Pd continua a rincorrere il Movimento 5 Stelle e la linea di Elly Schlein continua a raccogliere consensi. La segretaria dem ha imboccato la strada della linea ultrapacifista, con toni duri su Israele e piuttosto tiepidi sull'Ucraina. Emblematica la posizione sulle armi a Tel Aviv, condivisa da altri esponenti di sinistra. Tra gli endorsement più reboanti, quello di Laura Boldrini: "Non posso che apprezzare le parole della segretaria del Pd Elly Schlein: nessun paese dovrebbe inviare armi al governo di Israele poichè le sta usando contro i civili".

L'ex presidente della Camera ha evidenziato che sono quasi 25 mila le persone uccise dall'esercito israeliano a Gaza, il 75 per cento delle quali sono donne e bambini: "E ci sono ancora circa 130 ostaggi nelle mani di Hamas le cui famiglie protestano ogni giorno per chiederne la liberazione - il parere di Boldrini - Il fronte di guerra peraltro si sta pericolosamente allargando a tutta la regione medio orientale con esiti imprevedibili. Le armi non portano la pace ed è sul piano politico e diplomatico che bisogna fare tutto il possibile per un cessate il fuoco a Gaza". La parlamentare del Pd ha evidenziato inoltre che il governo guidato da Giorgia Meloni,"anzichè astenersi in sede Onu per compiacere l'alleato e amico Netanyahu", dovrebbe compiere ogni sforzo "per far tacere le armi e essere parte attiva di una soluzione politica".

Boldrini non è l'unica esponente di spicco del mondo dem a elogiare la linea Schlein. Tra le posizioni più radicali troviamo quella del deputato Arturo Scotto: "Non mi pare uno scandalo che Elly Schlein dica che vanno negate armi a Israele che colpisce indiscriminatamente i civili. Puro buonsenso. Non esiste diritto alla difesa che giustifichi crimini di guerra. La reazione della destra certifica solo un'infinita malafede. O complicità". Ovviamente al Nazareno sarà sfuggito che in Italia è vietato commerciare armi con uno stato in guerra, ma questo poco importa. Ci ha pensato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a chiarire il quadro anche ai meno attenti: "L'Italia ha interrotto ogni forma di invio di qualsiasi tipo di armi ad Israele dal 7 ottobre". Schlein, Boldrini & Co. sono male informate e c'è un altro dettaglio da tenere presente: "Il periodo quando sono state inviate più armi ad Israele è stato durante il governo Conte. Ma da quando è iniziata la guerra abbiamo sospeso tutti gli invii di sistemi d'arma o materiale militare di qualsiasi tipo.

E quindi, Schlein parla di cose che non esistono. È pura propaganda. Al Partito democratico dovrebbero essere meglio informati", le parole del titolare della Farnesina in un'intervista a "Nazione", "Giorno" e "Resto del Carlino".

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