Luigi Lusi passa al contrattacco. L'ex tesoriere della Margherita non ci sta a sopportare tutte le accuse che gli vengono rivolte e - in una serie di verbali pubblicati oggi dal Corriere e Repubblica - spiega di non essere "un predone".
"Non rubavo", sottolinea, specificando che piuttosto investiva "per conto della Margherita". Nei verbali si legge che tra i vertici del partito c'era chi sapeva, pure se nessuno diede mai mandato specifico a Lusi sugli immobili. "Mi fu detto in generale di investire la liquidità nei migliori modi possibili".
Lusi, secondo quanto pubblicato, avrebbe anche riferito di un accordo, "per la ripartizione dei fondi e delle spese tra popolari e rutelliani. Il 60% ai primi. Il 40% ai secondi". La notizia è stata però smentita in una nota da Francesco Rutelli, Enzo Bianco e Gianpiero Bocci, che specificano: "Nei 10 anni di vita della Margherita non è mai stata effettuata sulla base di una ripartizione per aree e correnti".
Nella nota anche l'intenzione degli ex della Margherita di avviare un'azione giudiziaria contro l'Unità, che in aggiunta alla notizia della ripartizione dei fondi, ha pubblicato anche un'indicazione economica della spartizione smentita e una smentita: non è vero che "tutti sapevano".
La Margherita sottolinea anche la falsità di quanto affermato dall'ex tesoriere quando dice di aver sottratto soldi per il partito: "Le ha intestate a sè stesso e a propri familiari, sulla base della propria esclusiva azione illecita.
Egli non può restituirle, ora che non è più tesoriere, poichè non ne ha la disponibilità, in quanto sono sotto sequestro, e tocca all’autorità giudiziaria disporne. Noi intendiamo recuperare tutto il maltolto, sino all’ultimo euro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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