Bombe carta, petardi, pietre e bottiglie. È stato lanciato di tutto addosso ai poliziotti e ai carabinieri a Roma e a Bologna durante le manifestazioni organizzate per chiedere "vendetta" per Ramy Elgaml, morto mentre viaggiava a bordo di uno scooter che scappava dai carabinieri dopo aver "bruciato" l'alt. È stato chiaro a tutti che quello era solo un pretesto, uno dei tanti, per creare disordini in piazza. "Cambiano le motivazioni nelle manifestazioni di protesta, si va dalla Tav ai temi ambientali e poi si passa alla strumentalizzazione di tragedie. rimane però il tratto unificante che è quello di fare manifestazioni che sembrano essere il pretesto per commettere violenze e soprattutto per aggredire le Forze di polizia come dimostrano, peraltro, le statistiche", ha spiegato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, intervistato da Francesco Giorgino durante la trasmissione XXI Secolo in onda questa sera su Rai Uno
Il titolare del Viminale ha spiegato che attorno all'incolumità delle forze dell'ordine c'è la massima attenzione, soprattutto "verso questo fenomeno ricorrente delle aggressioni preparate, pregiudiziali". Questo, ha spiegato Piantedosi, "è il tema su cui svilupperemo ogni possibile attenzione a difesa dei nostri poliziotti e dei nostri carabinieri". La definizione del nuovo quadro normativo "porrà anche delle importanti tutele aggiuntive a quello che è il lavoro complicato" delle divise. Si parla, per esempio, "dell'innalzamento delle pene per alcune fattispecie di reato laddove sono commesse in danno ai rappresentanti delle forze di polizia. Il Parlamento sicuramente è abbastanza orientato ad arrivare al più presto all'approvazione di questo testo normativo".
Sugli scontri nelle piazze, ha comunque sottolineato il ministro, "non siamo preoccupati, come io uso sempre dire, ma bisogna mantenere alta l'attenzione". La violenza, ha aggiunto Piantedosi, "non deve essere mai giustificata da nulla men che meno da episodi… Quindi noi su questo siamo molto attenti e continueremo a prestare questo tipo di attenzione". Ma se le manifestazioni non destano particolari preoccupazioni, pur tenendo impegnato il ministero, "le analisi degli specialisti ci restituiscono la maggiore preoccupazione, almeno in Italia, di quella che può essere l'azione di soggetti singoli, i cosiddetti 'lupi solitari'. E questo per una serie di motivi, non ultimo il rafforzamento dell'attività della nostra intelligence che ha fatto sì che i fenomeni po' più organizzati sono stati quasi tutti intercettati e debellati". Il riferimento è al terrorismo e alle radicalizzazioni.
Il ministro pone l'attenzione sui "soggetti singoli" ma ci tiene anche a tranquillizzare sul fatto che "da quando è in carica questo Governo, sono state espulse quasi 200 persone per sospetto di radicalismo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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