Il Cav: "Prima via l'Imu Poi la riforma del lavoro"

Berlusconi rinnova l'importanza di una riforma costituzionale e annuncia che tra i primi provvedimenti che prenderebbe ci sarebbero l'abolizione dell'Imu e la modifica della riforma del lavoro. Poi sulla salita in campo di Monti: "Una cosa immorale, contro la quale è mio dovere battermi"

Il Cav: "Prima via l'Imu Poi la riforma del lavoro"

"Il mio primo provvedimento sarà l’avvio della riforma dell’architettura istituzionale. Oggi in Italia il primo ministro non ha poteri, i tempi di approvazione di un disegno di legge sono troppi lunghi, la Corte costituzionale non è più un’istituzione di garanzia ma un organismo politico della sinistra. Per questo urge una riforma costituzionale".

Silvio Berlusconi torna sul suo cavallo di battaglia. A Teleradiostereo 92.7, il Cavaliere ha poi aggiunto che al primo Cdm "aboliremo l’Imu e poi ci dedicheremo alla riforma del mercato del lavoro e delle pensioni. I 4 miliardi dell’Imu sono poca cosa a fronte di una spesa pubblica di 800 miliardi di euro".

Forte dei sondaggi che danno il Pdl in salita, perché "in sole due settimane dal mio ritorno in campo i sondaggi danno il pdl in crescita di dieci punti percentuali e attualmente siamo al 21%, cui si aggiunge il 2,6% di Fratelli d’Italia, il movimento di Ignazio la Russa a noi collegato", l'ex premier si è detto convinto, ribadendolo anche al Tg5, che "assolutamente non parto sconfitto, anzi contiamo di riprenderci in casa quel 40% che ci ha votato nel 2008 e che è abbastanza facile da convincere".

L'ex presidente del Consiglio ha poi tuonato ancora una volta contro Monti. "Da Deus ex machina è diventato un leaderino come tutti gli altri e si è messo insieme ad una accoppiata, Fini e Casini, che te la raccomando...", ha spiegato Berlusconi ai microfoni di Teleradiostereo 92.7, aggiungendo che "prevedo per Monti un ruolo da comparsa nello scenario politico con un tempo di permanenza molto stretto. Bersani è umanamente simpatico. Fa politica con idee molto chiare, è persona di buon senso. Peccato che si porti dietro l’ideologia e il carico di tasse. Il suo programma prevede infatti la patrimoniale e l’aumento dell’Iva".

Inoltre, il Cavaliere, in un’intervista al Giornale del’Umbria e Umbria tv, ha definito la salita in campo del bocconiano "una cosa immorale, contro la quale è mio dovere battermi". Nonostante ciò, l'ex premier ha precisato che "gli italiani devono fare una scelta di campo netta. O la sinistra di Bersani, o il centrodestra rappresentato da me. Tutto il resto, a partire da Monti, è inutile nell’attuale quadro politico".

Per quanto riguarda l'Europa, Berlusconi torna sui rapporti con Francia e Germani confermando che quello sulla coppia "Merkozy" resta un tasto dolente: "Io gli ho garantito l’appoggio perché le cose, dopo la famosa lettera dellaBce, si erano messe male per l’Italia. Ma non dimentico i sorrisetti ironici di Merkel e Sarkozy, i quali sopportavano male la mia presenza sulla scena perché io in Europa mi facevo sentire, non recitavo un ruolo subalterno. È stata fatta una campagna in cui si sono saldati interessi europei che miravano a farmi fuori: da parte di certa stampa a certi governi. E io sono stato disciplinatamente in silenzio, ho rinunciato a dire la mia e ho appoggiato Monti per il bene dell’Italia, perché in quel momento era l’unica cosa da fare".

L'ex presidente del Consiglio è tornato sulla vicenda Alitalia e ha dichiarato: "Rifarei la stessa scelta. Il nostro paese non può non avere una propria compagnia di bandiera. Se Alitalia fosse caduta nelle mani di Air France, conosco bene i francesi, tanti turisti sarebbero finiti a visitare i castelli della Loira invece che nelle nostre città d’arte".

Infine, Berlusconi ha parlato anche del problema dei rifiuti a Napoli. E ha spiegato che "dobbiamo farla finita di essere arretrati. In tutto il mondo il
problema si risolve con i termovalorizzatori. Non hanno nessun impatto ambientale. All’estero si costruiscono nelle città anche vicino agli ospedali. Da noi no. Sono stato a Napoli 58 giorni.

Quando sono andato via ho invitato ad aumentare la raccolta differenziata, a costruire due termovalorizzatori, a fare due nuove discariche. Indicando i siti per le discariche e per i termovalorizzatori. Oggi a Napoli si risolve il problema dei rifiuti portandoli all’estero. L’Italia dimostra in questo modo di non essere in grado di fare da sola".

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