"Ci batteremo...". Case popolari, l'autogol del Pd

Schlein attacca il governo e annuncia una campagna dem per il diritto alla casa. Ma sugli alloggi popolari la sinistra non ha nulla da insegnare: a Milano - denuncia la Lega - rischia di esplodere una "bomba sociale"

"Ci batteremo...". Case popolari, l'autogol del Pd

Fare opposizione è legittimo, purché si rispettino determinati requisiti di base. Credibilità e corenza, innanzitutto. Diversamente, si rischiano di rimediare imbarazzanti figure come quella del Pd sugli alloggi popolari. Nella loro ennesima intemerata contro il governo, i dem hanno infatti annunciato una grande campagna di partito sul diritto alla casa e lo hanno fatto con i toni indignatissimi della loro leader Elly Schlein. "Ci batteremo per più case popolari, per il sostegno all'affitto", ha promesso la deputata luganese, accusando l'esecutivo di trascurare questi temi. Peccato che la polemica del giorno si sia rivelata un autogol già in partenza: sulla gestione dell'edilizia residenziale pubblica, infatti, a sinistra hanno davvero poco o nulla da insegnare. E anzi sono i primi a dover fare un esame di coscienza politico.

Case popolari, l'autogol della Schlein

"Il governo ha tagliato i fondi per il supporto all'affitto, non si piega. Viene da pensare che non capiscano le difficoltà delle famiglie. Ci batteremo per più case popolari, per il sostegno all'affitto. Su questo stanno già lavorando dei sindaci, come Sala e Nardella. Faremo una grande campagna del Pd sul diritto alla casa", ha affermato Schlein a margine della segreteria Pd in corso a Riano (Roma). Per la prima volta - ha proseguito la leader dem in tono enfatico - "in segreteria c'è una delega specifica per il diritto alla casa", affidata a Pierfrancesco Majorino. Con una certa dose di masochismo, Elly ha menzionato come realtà virtuose quelle di Firenze e di Milano; eppure proprio nel capoluogo lombardo amministrato dal Pd il tema degli alloggi popolari è al centro di contese e di rimostranze proprio per la lacunosa gestione operata dalla sinistra.

Abusivi, degrado e illegalità: la situazione a Milano e Firenze

Tra occupazioni abusive, situazioni di degrado e problemi di sicurezza, i quartieri popolari della periferia milanese sono infatti "terra di nessuno" a detta di chi ci abita. Proprio su queste pagine avevamo documentato l'allarmante situazione denunciata dagli inquilini delle case popolari. Negli ultimi mesi qualcosa si è mosso sul fronte della riqualificazione e del ripristino della legalità (a novembre la polizia aveva sgomberato il "campo rom verticale" di via Bolla). Ma c'è ancora molto da fare. Le liste d'attesa per ottenere una casa sono infinite e spesso gli italiani lamentano di essere superati in graduatoria da cittadini stranieri. E a Firenze, altra realtà citata dalla Schlein, le cose non vanno tanto meglio. Nel capoluogo toscano 783 case popolari sono vuote perché non ci sono i soldi per ristrutturarle. A febbraio, il Corriere raccontava la situazione difficile delle case popolari fiorentine di piazza Leopoldo, tra "muffa nei soffitti, rigagnoli d’acqua sulle pareti delle scale, pozze d'acqua dentro al garage e pareti nere per un incendio di oltre un anno fa".

Lega: "A Milano rischio bomba sociale"

Peraltro, mentre Schlein elogiava il lavoro del sindaco di Milano, dalla città ambrosiana arrivavano poco rassicuranti aggiornamenti proprio sul fronte degli alloggi. "Il consiglio comunale ha deciso di bocciare il mio ordine del giorno proposto alla delibera sul bilancio per chiedere di tutelare le famiglie residenti negli immobili ex enpam", ha denunciato Alessandro Verri capogruppo della Lega in Consiglio comunale. "Durante l'ultima seduta del consiglio comunale (giovedì 20 Aprile) il centrosinistra ha deciso di non dare seguito agli impegni presi durante il forum dell'abitare, dove in pompa magna l'assessore Maran e il sindaco Sala avevano annunciato un accordo storico raggiunto con Investire.

Il Pd si è dimenticato in fretta delle centinaia di milanesi che a giugno rischieranno di rimanere senza alloggio facendo esplodere una bomba sociale", ha aggiunto l'esponente locale del Carroccio, assicurando il proprio impegno affinché l'amministrazione dia seguito ai buoni propositi.

Sono questi i modelli sui quali il segretario dem vuole lanciare la propria grande battaglia per il diritto alla casa? Anche stavolta la predica è arrivata dal pulpito sbagliato.

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