Sinistra, Ecologia e Libertà (di andare via). Il partito di Nichi Vendola è ridotto all'osso. Sono dieci i parlamentari fuoriusciti. E l'ultimo è un pezzo importante. Sergio Boccadutri, tesoriere, uomo di fiducia del governatore della Regione Puglia, compagno dai tempi di Rifondazione Comunista, ha detto addio a Sel ed è passato al Pd. Dopo Gennaro Migliore, un'altra pedina importante si muove verso la scacchiere democratico. Nella lista si sono aggiunti anche Fabio Lavagno, Alessandro Zan e Nazzareno Pilozzi che hanno scritto una lettera chiara al leader: "Caro Nichi, ti comunichiamo, non senza tristezza, la decisione di lasciare Sinistra Ecologia Libertà e il suo gruppo alla Camera dei Deputati, per riappropriarci della libertà del dubbio, della valutazione critica, fuori dalla confortante sicurezza dei no a prescindere in cui siamo caduti. Negli ultimi mesi Sinistra Ecologia Libertà ha abbracciato posizioni in cui non riconosciamo più la nostra cultura politica".
Vendola non ha nascosto il suo disappunto: "Siamo molto addolorati per la diaspora dei parlamentari ma è un po' antipatico il copione dello stillicidio visto che si conoscevano dall'inizio quali erano i parlamentari che avevano ormai risolto il loro rapporto con questa comunità. Comunità ferita ma ancora viva". Tuttavia, il leader di Sel non si abbatte: "Non c'è nessuna notizia di diaspora nel territorio, Sel è viva e rilancia a partire da oggi la propria azione politica. Sel non correrà sul carro del vincitore perché l'Italia ha bisogno di una sinistra autonoma e che sia un luogo di libertà e ricerca".
Ma allo stesso tempo accusa: "Qualcuno dal Pd sta provando a fare una campagna acquisti ed è meglio che la smetta subito". La Direzione nazionale di Sel, dopo una riunione durata circa quattro ore, ha respinto le dimissioni di Vendola approvando la sua relazione conclusiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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