Il "partito dei cacicchi": la prima corrente del nuovo Pd è quella pugliese

Di 120 membri della direzione nazionale del Partito Democratico, 12 vengono dalla Puglia, che con quelli di diritto diventano 15. Tutti referenti di Michele Emiliano

Il "partito dei cacicchi": la prima corrente del nuovo Pd è quella pugliese

È la prima corrente del Pd: quella dei pugliesi. Di 120 membri della direzione nazionale del Partito Democratico, 12 vengono dalla Puglia, che con quelli di diritto diventano 15. Tutti referenti di Michele Emiliano. E proprio sul suo nome resta un mistero. Infatti le agenzie hanno battuto anche la sua presenza tra i membri di diritto della direzione in quanto Presidente di Regione. Ma lo statuto, nonché la proposta fatta da Schlein il 13 marzo, parla chiaro: ne fanno parte i Presidenti di regione se iscritti al Pd.

Ma Michele Emiliano non è e non può essere iscritto al Pd. Glielo hanno vietato la Corte Costituzionale e il Csm, finché sarà membro della magistratura, dalla quale non si è mai dimesso. Sanzione che però il governatore pm tende ad ignorare, partecipando costantemente, sui palchi e alle riunioni, alla vita di partito. E nel frattempo piazza i suoi.

A cominciare dalla vice presidente Pd Loredana Capone, la primadonna di Emiliano. Presidente del consiglio regionale pugliese, ruolo che dovrebbe essere di garanzia per tutte le parti, fedelissima del governatore. Emiliano è riuscita a piazzarla alla vicepresidenza del Pd, in quota Schlein, nonostante la stessa Capone avesse presentato la candidatura di Bonaccini nella sua prima uscita pubblica dal palco di Bari. In quel momento infatti Loredana Capone era accanto a Emiliano per Bonaccini segretario, prima che il cacicco pugliese decidesse di dividere equamente i suoi uomini (e le sue donne) tra i due candidati favoriti. In modo da garantirsi appoggio personale chiunque avesse vinto, e piazzando i suoi in ogni corrente. Non a caso, da non iscritto, Emiliano è stato il primo a buttarsi sul carro di Schelin dopo la vittoria. Non è ancora detto che il nuovo segretario gli garantisca il terzo mandato, o un’eventuale candidatura alle europee. Del resto proprio la neo vicepresidente Loredana Capone era stata trombata alle ultime politiche dalla segreteria nazionale di Letta, che al suo posto aveva candidato la napoletana Valeria Valente, facendola eleggere nel collegio del Salento.

Gli altri pugliesi eletti in direzione sono: Adalisa Campanelli (articolo1), Rosa Cascella, Alessia De Santis, Titti De Simone (staffista di Emliano), Marco Lacarra (deputato, ex segretario regionale), Laura Manta, Ubaldo Pagano (onorevole), Raffaele Piemontese (assessore regionale), Paola Romano (assessore di Decaro), Michele Mazzarano (consigliere regionale), Francesco Boccia e Alberto Losacco (franceschiniano).

I componenti di diritto: Antonio Decaro, sindaco di Bari, Domenico De Santis, segretario regionale, Pino Giulitto, segretario del Pd della Città metropolitana di Bari.

Tutti rispondono a un solo padrone: Michele Emiliano. Ma non chiamatelo il partito dei cacicchi.

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