Mascherine farlocche strapagate, soldi pubblici finiti a boss, terroristi e criminali, crediti fiscali farlocchi che hanno affossato i conti pubblici. Eccola, l'eredità (il)legale grillina: non ci sono soltanto i 556 milioni di euro regalati dal 2019 al 2023 ad almeno 62mila furbetti che hanno mentito sul Reddito di cittadinanza. Degli oltre 34 miliardi destinati a «sconfiggere la povertà» secondo il credo grillino (sic) una buona parte sono finiti a ingrassare delinquenti e fannulloni che hanno mentito all'Inps - guidato da Pasquale Tridico, oggi europarlamentare M5s - e sono stati scoperti solo grazie alle indagini della Finanza che ammette di aver individuato solo «la punta dell'iceberg» di uno scandalo che ha minato alle fondamenta il welfare italiano.
Poi c'è la voragine nei conti pubblici innescata dalla bomba atomica chiamata Superbonus 110%. Una norma pensata male e scritta peggio, che ha attirato speculatori e frodato l'Agenzia delle Entrate creando un mercato di crediti fittizi serviti a compensare debiti veri, con passaggi di mano vorticosi e alchimie contabili che hanno visto in campo, come per il Reddito di cittadinanza, professionisti senza scrupoli al soldo della criminalità organizzata che ha riciclato milioni di euro.
La gestione della pandemia, infine. La decisione del gip romano di mandare a processo i manager della Sanità che non hanno aggiornato il Piano pandemico - la cui mancata applicazione è il vizio d'origine della gestione «caotica e creativa» della pandemia, che ha reso l'Italia il cluster d'Europa - non può essere derubricata solo a un mero fatto amministrativo. La scarsa preparedness italiana emersa durante l'emergenza e le poche mascherine regalate inopinatamente alla Cina davanti alle telecamere mentre i medici della Bergamasca morivano sono frutto di scelte politiche.
Aver regalato ai boss soldi pubblici non è così grave come aver condannato a morire medici e infermieri (lo certifica l'Inail) per colpa delle mascherine farlocche, sdoganate anche se palesemente inutili e con marchio Ce contraffatto, che hanno ingrassato decine di facilitatori. Il commissario all'Emergenza Domenico Arcuri deve ancora spiegare molte cose, così come il premier Giuseppe Conte. A pensar male si fa peccato, ma quante altre verità nascoste ci sono ancora tra le carte?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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