I punti chiave
Analizzando i “numeri” delle ultime elezioni amministrative in Italia emerge un quadro chiaro e inequivocabile: il centrodestra avanza dovunque, mentre la sinistra arretra inesorabilmente, anche nei territori solitamente “amici”. Il risultato in gran parte degli 800 Comuni dove si è votato è impietoso, soprattutto nei confronti del Pd del nuovo segretario Elly Schlein, diventata il bersaglio anche dei suoi stessi alleati. Seppure si trattava di una tornata elettorale locale, il dato risulta essere interessante anche a livello nazionale, viste le proporzioni del voto.
I dati
Nei Comuni con oltre 15mila abitanti c’è stata una forte crescita del centrodestra che ha conquistato ben 40 città (10 in più rispetto alla precedente tornata elettorale). Di queste, figurano 8 capoluoghi. Discorso inverso, invece, per il centrosinistra che si è imposto in 22 Comuni (8 in meno rispetto al passato), perdendo 2 capoluoghi. Alla Schlein viene attribuita la colpa di non aver lavorato abbastanza per realizzare quel “campo largo” con il Movimento 5 Stelle. Ma, in realtà, l’erosione del Pd parte da lontano ed è stata acuita dalla crisi dei partiti, oltre che dalla mancanza di una leadership solida.
Le ex “zone rosse”
La sinistra sta pagando la mancanza di proposte concrete ed efficaci. La dimostrazione pratica è il crollo delle storiche “zone rosse”, ovvero quelle regioni dove le scelte degli elettori erano orientate a favore, in particolare, dell’ex Pci. Ora, il centrodestra riesce con facilità a vincere in Umbria e nelle Marche e avanza prepotentemente in Toscana e in Emilia Romagna. Tra gli ultimi risultati clamorosi c’è il caso Ancona. Dove aveva sempre governato il centrosinistra, si è adesso affermato il candidato di Forza Italia Daniele Silvetti. Il Pd, quando è riuscito a vincere, come nel caso di Vicenza, lo ha fatto solamente perché sostenuto dalle forze più moderate.
Il piano del centrodestra
L’obiettivo del centrodestra, in vista delle prossime tornate elettorali, è quello di espugnare definitivamente le “roccaforti rosse” ancora rimaste in piedi. “Non esistono più presìdi della sinistra”, aveva dichiarato dopo il voto il premier Giorgia Meloni. Le città che andranno prossimamente alle urne sono prevalentemente in mano al centrosinistra e l’obiettivo del presidente del Consiglio è sbaragliare nuovamente il campo. Nei prossimi due anni il centrodestra vuole affermarsi anche nelle Regioni dove non ha quasi mai governato. Toscana, Emilia Romagna, ma anche Campania e Puglia sono terreno di conquista per Fratelli d’Italia e per gli altri partiti della coalizione.
Le elezioni regionali si terranno il prossimo anno e il centrodestra è già al lavoro per conquistare le ultime Regioni in mano al centrosinistra. In Campania non si sa ancora se a ricandidarsi per la coalizione guidata dal Pd sarà nuovamente il governatore Vincenzo De Luca. Una eventuale spaccatura, però, potrebbe favorire il candidato del centrodestra. Anche in Puglia Michele Emiliano sembra aver fatto il suo tempo e non mancano le fibrillazioni all'interno dei partiti di sinistra.
Discorso un po' diverso per Toscana ed Emilia Romagna, dove Eugenio Giani e Stefano Bonaccini sembrano essere saldamente in sella, anche se gli ultimi responsi elettorali sembrano indicare in maniera chiara che il vento sta cambiando.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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