In autunno nascerà un nuovo reality show. Sono già iniziate le selezioni e avviate le trattative con alcuni canali tv per "I Magnifici Cinque". L'idea è figlia di una strana coppia: Maurizio Mian e Fabrizio Corona. L'imprenditore pisano mette l'idea (e i soldi), l'ex fotografo dei vip i contatti con il mondo dello spettacolo. Cinque ragazzi saranno messi sotto le telecamere per sei mesi, in una villa sul mare in Toscana. Ma non dite a Mian che è come il Grande fratello. Per lui l'accostamento è riduttivo: "E' molto di più di un semplice spettacolo commerciale - spiega a La Nazione - . E' una ricerca scientifica in piena regola, che parte da affermate teorie comportamentali per arrivare a dimostrare che l'uomo, calato in un contesto ideale, senza divieti o sensi di colpa a perseguitarlo, tende naturalmente alla felicità e al piacere".
Gli appassionati di calcio ricorderanno Mian come il proprietario del cane Gunther IV, il figlio del pastore tedesco (Gunther III) che negli anni Novanta aveva ereditato una fortuna da una misteriosa contessa tedesca e qualche anno dopo, nel 2002, si era tolto lo sfizio di acquistare una squadra di calcio, il Pisa. Dopo un bel po' di anni si scoprì che quella del cane era solo una storiella. Ma i giornali avevano abboccato. I soldi esistevano davvero, ed erano tanti: appartenevano a Mian e a sua mamma, Gabriella Gentili, ed erano frutto della vendita della società farmaceutica Gentili al gruppo Merck Sharp & Dohme Italia spa.
Abbandonato il mondo del calcio senza trarne particolari soddisfazioni (dopo aver ceduto il Pisa rilevò il Pontedera e, di recente, si è interessato anche al Livorno), Mian in passato si è impegnato anche in politica. Lo ha fatto candidandosi, nel 2006, con la Rosa nel Pugno (l'alleanza tra i radicali e i socialisti). Il punto principale del suo programma era questo: rendere legale anche in Italia la pillola abortiva RU 486.
Poche settimane fa Mian ha rilevato il 25% di Nuova iniziativa editoriale (Nie), la società editrice dell'Unità. Una boccata di ossigeno per Renato Soru, ormai in uscita dalla proprietà del giornale fondato da Gramsci. Non è la prima volta che l'imprenditore pisano entra nell'editoria. Una decina di anni fa acquistò il 35% di azioni della società Ad, che a sua volta controllava circa l’80% della Nie. Dopo poco, però, uscì di scena, vendendo le quote a Soru.
Interessante ciò che si legge sul sito internet del Gunther Project che fa capo a Mian. "Al posto dell'attuale struttura sociale fondata sul dolore, sul divieto, sulla negazione, sulla costrizione all'essere felici entro canoni innaturali dettati da ordinamenti precostituiti, auspichiamo che l'essere umano possa perseguire la felicità ed il piacere come elemento fondante e naturale della sua esistenza in una nuova società nella quale il felice sviluppo di ciascuno sia quello di tutti.
" Sembra un mix di filosofia new-age e di libertarismo politico-filosofico. Bisognerà capire se, dopo il format tv, seguirà qualcosa di più... magari un nuovo soggetto politico. In un paese dove un comico fonda un partito non ci sarebbe da meravigliarsi più di tanto.
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