Dossier Telecom, Trochetti Provera indagato per ricettazione

Per il controllo di Brasil Telecom Tronchetti Provera avrebbe ricevuto un cd con dei dati rubati. Il legale di Tronchetti: nessun comportamento illegale

Dossier Telecom, Trochetti Provera indagato per ricettazione

La procura di Milano ha chiuso un'inchiesta che vede Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli, indagato per ricettazione in merito a un episodio legato alla vicenda dei dossier illegali. L’episodio riguarda un cd con alcuni dati presi dal computer di un dipendente dell’agenzia investigativa Kroll, durante la battaglia per il controllo di Brasil Telecom. I dati furono prelevati con un’operazione di hackeraggio dagli uomini della security Telecom nel 2004 in un hotel di Rio de Janeiro, in Brasile. I file e i dati "sarebbero stati illegalmente intercettati e poi sottratti alla Kroll" e Tronchetti sarebbe stato informato della natura di tali dati da Giuliano Tavaroli, all'epoca capo della security di Telecom.

Altre accuse erano state contestate a Tronchetti Provera, ma sono state archiviate, mentre altre due imputazioni, tra cui quella di associazione per delinquere, sono state stralciate. Resta dunque il reato di ricettazione per cui la Procura dovrebbe chiedere il rinvio a giudizio. L’inchiesta è stata condotta dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo.

"Prendiamo atto con soddisfazione del fatto che pare favorevolmente concluso anche il supplemento delle indagini condotte relative alla cosiddetta vicenda Telecom concernenti ipotesi di reato che andavano dall’associazione a delinquere all’hackeraggio nonchè alla corruzione internazionale". È il commento dell’avvocato Roberto Rampioni, legale di Tronchetti Provera. "Per quanto riguarda il contestato reato di ricettazione in merito al dvd contenente elementi comprovanti lo spionaggio eseguito dall’agenzia Kroll ai danni di Telecom, che rimane l’unico aperto - spiega Rampioni - siamo convinti di poter dimostrare che anche in questo caso nessun comportamento illegale è stato posto in essere".

"Non si può non ricordare a ogni modo - afferma il legale di Tronchetti - che la portata lesiva delle azioni Kroll è stata confermata più volte anche dalla società Marsh&McLellan, allora controllante di Kroll. Marsh&Mclellan comunicò anche, al termine del 2004, la fine di azioni contro Tronchetti Provera e l’azienda, scusandosi ufficialmente per l’accaduto".

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