Probabilmente Massimo Corsaro non immaginava di sollevare tante polemiche. Ma leggendo il tweet in cui l'onorevole di Fratelli d'Italia dava delle "mignotte consapevoli e spontanee" (sic) alle baby-squillo dei Parioli era difficile non immaginare che la bufera non sarebbe scoppiata. Il 16 marzo, nel pieno dello scandalo sulle baby-prostitute, il deputato della formazione di Giorgia Meloni ha twittato, senza alcun apparente preavviso:
Adesso però risparmiateci i racconti "sofferti" delle baby-squillo. Mignotte consapevoli e spontanee; giovanissime, ma sempre mignotte.
— Massimo Corsaro (@MassimoCorsaro) 16 Marzo 2014
Immediate le repliche degli altri "cinguettatori", che hanno replicato furibondi accusando il deputato di dimenticarsi dei clienti e degli sfruttatori delle ragazzine. "Un signore come al solito", e "non dimenticare i MAIALI che ci vanno" sono tra i commenti più moderati. Non pago, Corsaro retwitta anche una risposta di MalvaGia al primo messaggio, in cui, se possibile, si rincara la dose: "a 16 anni ne sanno più de me,vanno in giro vestite come 30enni,sguaiate e consapevoli."
Dopo qualche ora, quando le polemiche hanno iniziato ad impazzare in tutto il web, è arrivato un messaggio di chiarimento postato sul sito personale di Corsaro: "Io non credo che serva a nulla cadere nel solito, ripetuto e stantio linguaggio”politicamente corretto”, e dimenticare che molte di queste ragazze hanno lucidamente descritto che sapevano come truccarsi per sembrare più grandi, chi contattare per
adescare squallidi clienti, quanti soldi chiedere e come utilizzarli. Erano, cioè, perfettamente di quanto stavano facendo. Il che non rende meno colpevoli quelli che ci andavano", si legge tra l'altro nella nota.
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