Dai 65mila di giugno, siamo arrivati a 130mila. Stiamo parlando degli esodati (quello cioè che, nonostante gli accordi con le aziende, non potranno andare in pensione con la riforma del governo). A prometterlo è il ministro del Lavoro, Elsa Fornero: "Il governo ha cominciato a considerare salvaguardie che hanno interessato finora 120mila persone alle quali se ne possono aggiungere altre 10mila". Secondo il ministro, l’Inps (che a giugno parlava di 400mila esodati) sta già verificando le posizioni di chi con le vecchie norme poteva andare in pensione nel 2013 o nel 2014, "ma molti ancora non hanno ricevuto notifica".
"Molte persone sono comprensibilmente in ansia", ha detto a SkyTg24. "Il governo non era al corrente dei numeri sugli accordi collettivi o individuali che sono difficili da monitorare. Ci siamo trovati davanti a un fenomeno molto ampio e diffuso", si giustifica la Fornero ricordando che "si tratta di individuare non categorie, ma persone con nome e cognome.
L’Inps sta verificando i requisiti e se tutto sarà a posto manderà lettere dicendo lei potrà andare in pensione ". E gli altri? Quelli cioè che avevano accordi con le aziende per andare in pensione dal 2015 in poi? "C’è da discutere. Ma non si torna indietro sulla riforma delle pensioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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