"Per evitare brogli leccate la matita". E i grillini vanno nel panico

Botta e risposta nel M5S: casus belli la matita usata in cabina elettorale per indicare la preferenza

Operazioni di voto in un seggio elettorale a Roma
Operazioni di voto in un seggio elettorale a Roma

Violente contestazione del Movimento 5 Stelle in alcuni seggi della Toscana e dell'Emilia Romagna dove gli scrutatori sono stati costretti a interrompere il voto per sostituire le matite copiative perché i rappresentanti di lista di Beppe Grillo hanno eccepito sulla loro conformità alla normativa. A Grosseto, per esempio, i seggi interessati sono stati costretti a sospendere la votazione e recarsi all’Ufficio elettorale più vicino: la questione è stata risolta con altre due matite in sostituzione di quelle in dotazione e i seggi sono stati riaperti subito dopo.

A lanciare, via Facebook, l'allarme sulle matite usate in cabina elettorale per indicare la preferenza è stato Matteo Dall’Osso, candidato in posizione eleggibile in Parlamento. "Ho avuto conferma - ha tuonato il grillino sul social network - la matita copiativa in dotazione alle urne elettorali è completamente cancellabile (provato su carta semplice) a meno che non sia umettata: si sbiadisce leggermente, ma rimane". Ma per Marco Piazza, consigliere comunale pentastellato, il consiglio di Dall’Osso nasconde delle inside. "Per avere la certezza assoluta che la matita sia davvero copiativa e il segno effettivamente indelebile, alcuni votanti 'ciucciano la matita'", ha sottolineato spiegando che le matite indelebili, che devono essere usate nei seggi, "se bagnate, lasciano un caratteristico tratto tendente al violaceo con delle piccole sbavature".

Ma: "Attenzione! Le schede macchiate o con segni di riconoscimento sono invalide. Se pertanto vi capitasse di macchiare involontariamente la vostra scheda fatevene dare un’altra". La vicenda, ampiamente dibattuta su Facebook, ha inevitabilmente scatenato l’ironia delle rete.

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