Dopo la bufera, lo sfogo. Il consigliere regionale dell'Emilia-Romagna, Giovanni Favia, subito dopo il fuorionda trasmesso su Piazzapulita, si lascia andare su Facebook e commenta così: "Le liste del M5s, dalle comunali alle regionali, nascono spontaneamente ed in democrazia diretta. I suoi consiglieri agiscono in piena autonomia, con una libertà a disposizione che non ha eguali. Chi è così bravo da poterci dare lezioni? Nel mio sfogo del fuori onda parlando di assenza di democrazia, non attaccavo il Movimento, ma un problema che oggi abbiamo e che presto dovrà risolversi".
Di che problema parli Favia lo spiega subito: "Ovvero la mancanza di un network nazionale dove poter costruire collettivamente scelte e decisioni, comprese le inibizioni e le attribuzioni del logo. Questa falla concentra tutto in poche mani, seppur buone e fidate, generando una contraddizione che spesso sul territorio ci viene rinfacciata. Non è un problema di sfiducia, è un problema d’efficienza, d’organizzazione e di principio. Basta leggere il nostro non-statuto".
Inoltre, prosegue il consigliere grillino: "Se di questi ed altri dubbi non ne parlavo in pubblico, è perché, come tanti altri di noi, avevo ed ho fiducia nel superamento di queste criticità, come abbiamo sempre fatto in questi anni, evolvendoci costantemente. È stato un grave errore lasciarmi andare ad uno sfogo privato e scomposto, rubato da un cronista di cui mie ero fidato. Capita in famiglia, capita tra amici, capita al lavoro, anche tra persone che si vogliono bene, avere reazioni esagerate in momenti di tensione".
Poi, ha ricordato Favia: "A maggio, mese in cui mi fu fatta l’intervista, il MoVimento 5 Stelle dell’Emilia-Romagna era in ebollizione per l’espulsione di Valentino Tavolazzi di cui io ero un grande amico e che ho visto piangere. I miei rapporti con Gianroberto Casaleggio estremamente critici,
anche se la storia è molto lunga. Lo scherzo del destino è che proprio in prima serata mi ero sentito al telefono con lui, per la prima volta chiarendo alcune cose e dopo tanti mesi di chiusura comunicativa e di voci riportate da terzi, che forse hanno scavato ancor più un solco tra noi. Ma oggi è secondario. A prendermela col giornalista sarei ridicolo. La colpa è mia. Due anni in mezzo agli squali non mi
hanno fatto crescere sullo stomaco tutto quel pelo che serve per reggere la pressione che c’è oggi intorno al MoVimento. In questi anni, dando anima e corpo, credo d’aver portato tanta acqua al mulino del movimento. Ieri ne ho fatta drenare un po'. Non avete idea di quanto questo mi colpisca al cuore".
Infine, Favia ha concluso annunciando che "tra qualche mese, come ogni semestre, rassegnerò le mie dimissioni e saranno i cittadini
dell’Emilia-Romagna tramite votazione, a valutare se respingerle o accettarle. P.S. è fantascienza ed un’offesa all’intelligenza pensare che un fuori onda, per me così degradante, potesse essere concordato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.