FONDO SANITARIO NAZIONALE: Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato è incrementato di 1,3 miliardi di euro per il 2025 (che sommato a quanto previsto a legislazione vigente dovrebbe portare il totale a circa 2,5 miliardi): Sono poi previsti 5,08 miliardi per il 2026, 5,78 miliardi per il 2027, 6,66 mili ardi per il 2028, 7,73 miliardi per il 2029 e 8,9 miliardi a decorrere dall’anno 2030.
CONTRATTI: Una quota delle risorse incrementali (2,8 miliardi per il 2028-29 e 3,12 miliardi dal 2030) è accantonata in vista dei rinnovi contrattuali relativi al periodo 2028-2030.
INDENNITÀ DI SPECIFICITÀ: Come «riconoscimento delle particolari condizioni di lavoro svolto dal personale della dirigenza medica e dal personale del comparto sanità, dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale e operante nei servizi di pronto soccorso» è previsto un aumento dell'indennità. L'incremento, con decorrenza dal primo gennaio 2025, è pari a 50 milioni di euro complessivi, di cui 15 milioni per la dirigenza medica e 35 milioni per il personale del comparto sanità. Dal primo gennaio 2026 ci sarà un aumento di ulteriori 50 milioni di euro complessivi, di cui 15 milioni per la dirigenza medica e 35 milioni per il personale del comparto. Inoltre, come segnale d'attenzione nei confronti dei medici e degli operatori nelle strutture pubbliche, l'indennità di specificità medico-veterinaria è incrementata «nei limiti degli importi complessivi lordi di 50 milioni di euro per l'anno 2025 e 327 milioni di euro annui a decorrere dal 2026» e l'indennità di specificità sanitaria «è incrementata nei limiti dell'importo complessivo annuo lordo di 5.500.000 euro a decorrere dal 2025». Aumenti anche per gli infermieri. «Gli importi dell'indennità di specificità infermieristica di cui all'articolo 104 del Ccnl riferito al triennio 2019-2021 - si legge - sono incrementati, nei limiti degli importi complessivi lordi di 35 milioni di euro per l'anno 2025 e di 285 milioni di euro annui a decorrere dal 2026».
SPECIALIZZANDI: Stanziati 120 milioni in più a partire dall’anno accademico 2025-2026 per aumentare del 5% la parte fissa del trattamento economico è aumentata per tutte le specializzazioni e del 50% la parte variabile per Anatomia patologica, Anestesia Rianimazione, Terapia Intensiva e del dolore, Audiologia e foniatria, Chirurgia Generale, Chirurgia Toracica, Farmacologia e Tossicologia Clinica, Genetica medica, Geriatria, Igiene e medicina preventiva, Malattie Infettive e Tropicali, Medicina di comunità e delle cure primarie, Medicina d'emergenza-urgenza, Medicina e Cure Palliative, Medicina interna, Medicina nucleare, Microbiologia e virologia, Nefrologia, Patologia Clinica e Biochimica Clinica, Radioterapia, Statistica sanitaria e Biometria.
LISTE D’ATTESA: Un premio alle Regioni virtuose sulle liste d’attesa in sanità. In particolare, si legge che in favore delle Regioni che risultino adempienti all item H Liste di Attesa previsto nel questionario Lea è vincolata una quota pari a 50 milioni di euro per l’anno 2025 e 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026
STRUTTURE ACCREDITATE: Il limite di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati è ulteriormente incrementato di 0,5 punti percentuali per l’anno 2025 e di 1 punto percentuale a decorrere dall’anno 2026. Le risorse potranno anche essere destinate a prestazioni di ricovero e ambulatoriali erogate da strutture private accreditate dotate di pronto soccorso e inserite nella rete dell’emergenza, conseguenti all’accesso in pronto soccorso, con codice di priorità rosso o arancio. Gli oneri derivanti dall’aumento del limite di spesa sono pari a 61,5 milioni per il 2025 e a 123 milioni di euro annui a decorrere dal 2026.
FONDO FARMACI INNOVATIVI: I farmaci innovativi, definiti tali da una commissione scientifico-economica, potranno accedere al Fondo ad hoc per massimi 900 milioni di euro annui. Tale dotazione è riservata anche a «medicinali con requisito di innovatività condizionata» (300 milioni) e gli «agenti antinfettivi per infezioni da germi multiresistenti» (100 milioni).
LUNGODEGENZA: Al fine di garantire la «progressiva implementazione dell’aggiornamento delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni di riabilitazione ospedaliera e lungodegenza erogate in post acuzie e dell'aggiornamento delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti» sono stanziati 77 milioni per il 2025 e 1 miliardo a decorrere dal 2026 (350 milioni per i DRG post-acuzie e 650 milioni per i DRG acuti).
PIANO PANDEMICO: Il nuovo Piano pandemico vale 1,1 miliardi.
Per l’attuazione delle misure del Piano pandemico nazionale per il periodo 2025 – 2029, si legge nel testo, è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2025, 150 milioni di euro per l’anno 2026 e 300 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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