"Forse mi iscrivo". Guccini abbraccia il Pd con l'eskimo

Il cantautore icona della sinistra impegnata non esclude di tesserarsi al Pd targato Schlein. "Forse, vedremo quel che faranno". L'artista è amico di Igor Taruffi, nuovo esponente della segreteria dem

"Forse mi iscrivo". Guccini abbraccia il Pd con l'eskimo

Al nuovo Pd con l'eskimo incorporato mancava solo la vicinanza di Francesco Guccini. E il cantautore modenese, da sempre vicino alla sinistra, il proprio sostegno al rinnovato partito dem lo ha effettivamente espresso. Interpellato da Repubblica, l'82enne "maestrone" (così ribattezzato da amici e compagni) si è lasciato andare a un timido ma eloquente slancio verso la realtà guidata da Elly Schlein. Con l'arrivo di quest'ultima ai comandi del Nazareno, del resto, in molti tra i progressisti hanno auspicato il ritorno a una radicalità di sinistra e quale migliore occasione per chiedere un parere proprio all'autore ha ispirato coi suoi versi generazioni di nostalgici del Sessantotto politico?

Scomodato sull'attualità, Guccini ha concesso un'apertura al nuovo Pd, ipotizzando addirittura di potersi iscrivere a esso. "Forse, vedremo da quello che faranno...", ha abbozzato a Repubblica, lasciando trasparire un atteggiamento di cautela e di attesa. Per i sostenitori del partito, già qualcosa. Pur avendo sempre votato a sinistra, infatti, in passato il cantautore non aveva mai sottoscritto la tessera dem. "Io non sono mai uscito da casa Pd, ma è vero che non sono mai stato iscritto", ha confermato lo stesso autore de La Locomotiva, storico inno di protesta divenuto un manifesto per la sinistra impegnata. A favorire la vicinanza dell'artista all'area dem, anche la presenza nella nuova segreteria Pd di Igor Taruffi, assessore regionale in Emilia Romagna da poco iscritto al partito e subito catapultato ai vertici.

"Lo conosco, per me sicuramente può fare bene nel Pd", ha spiegato Guccini, aggiungendo però che "quella di Igor non è l'unica anima che c'è nel partito. Ce ne sono tante. A partire da quella della segretaria". Giudizio sospeso, insomma, soprattutto su quest'ultima. Pare infatti che alle primarie il cantautore modenese fosse orientato a sostenere Stefano Bonaccini o comunque indeciso nella scelta, a differenza di sua moglie, forse orientata su Elly Schlein. "Era una battuta...", ha sdrammatizzato ora l'artista al riguardo, che ha invece giudicato i primi passi della nuova leader abbastanza buoni. "Abbastanza, sì, per ora va bene...".

E chissà che, presto, il giudizio cauto del popolare cantautore non si trasformi in un appoggio più convinto, suggellato magari da quella

tessera che molti nel Pd vorrebbero vedergli tra le mani. Certo sarebbe un bel ritorno di immagine per il partito di Elly Schlein, che sulla narrazione progressista e suoi suoi feticci fonda la propria costante propaganda.

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