Gogna mediatica sì, ma non per le ladre rom: il doppiopesismo della sinistra

La consigliera Pd Romano critica chi denuncia sui social le borseggiatrici, ma nei mesi scorsi faceva lo stesso con un odiatore che l'aveva insultata. Ideatrice di quella iniziativa era stata peraltro Laura Boldrini

Gogna mediatica sì, ma non per le ladre rom: il doppiopesismo della sinistra

Paradossi e doppiopesismi a sinistra non mancano mai. Chissà perché, i progressisti riescono sempre a ricadere nell'incoerenza delle loro più discutibili battaglie. Stavolta a imbattersi in una certa contraddizione è stata la consigliera comunale Pd Monica Romano, la quale nei giorni scorsi si era indignata per i video social che denunciano il degrado a Milano, ritraendo borseggiatori e malintenzionati. "Di violenza e squadrismo ne abbiamo già avuti abbastanza davanti a un liceo di Firenze e nelle acque di Cutro. Milanesi, ribelliamoci a questa pessima pratica", aveva strillato l'esponente dem, prendendosela con gli autori di quei filmati e chiedendo che si evitasse la gogna mediatica per le scippatrici.

La gogna mediatica

Peccato che, solo pochi mesi fa, la stessa consigliera Romano sui social avesse fatto un'operazione non troppo dissimile da quella oggi lamentata contro le ladre rom. Il 23 novembre scorso - riporta Libero - l'esponente di centrosinistra pubblicava su Facebook un post per svergognare l'autore di un deprecabile commento social contro di lei. Su TikTok, la consigliera comunale aveva infatti contestato Checco Zalone per la sua "orribile satira ai danni delle persone trans" e il solito odiatore da tastiera non aveva fatto mancare la propria palata di inqualificabile violenza. "Quelle come te dovrebbero stare due metri sotto la terra", aveva scritto un utente e Monica Romano, per denunciare la cosa, aveva rilanciato sul proprio profilo uno screenshot di quello scempio, con il nome dell'autore visibile.

L'iniziativa della Boldrini

Nessuno in quel caso aveva battuto ciglio, perché chi usa quella violenza - benché virtuale - è giusto che venga svergognato. A ideare la campagna contro gli odiatori social (denominata con l'hashtag #EioTiPubblico), era stata peraltro Laura Boldrini con l'obiettivo di "rendere il web un posto migliore e sicuro". In molti, soprattutto a sinistra, avevano aderito all'iniziativa, compresa appunto la consigliera comunale milanese Monica Romano. Oggi però per quest'ultima la contraddizione è dietro l'angolo: l'esponente di centrosinistra, infatti, sui social aveva fatto una mossa analoga a quella che oggi contesta a chi filma le borseggiatrici e mette i loro volti sui social. Pure l'obiettivo dichiarato dagli autori di questi video è simile: rendere le città e le metropolitane un posto più sicuro.

Il doppiopesismo della sinistra

Quello innescatosi a sinistra, dunque, non è forse un cortocircuito ideologico? Se la gogna mediatica riguarda i cretini da tastiera va bene, se interessa le scippatrici invece no, è "squadrismo".

I progressisti dovrebbero spiegare che differenze ci sono. Probabilmente nessuna, al netto di un doppiopesismo difficile da comprendere. Fermo restando il fatto che, in entrambi i casi, a punire eventuali illeciti devono essere le autorità preposte.

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