È giunta notizia di un'iscrizione nel registro degli indagati per Marco di Nunzio, accusato per aver pubblicato il 29 settembre 2023 in Italia presso un notaio a Napoli un presunto testamento del Cavaliere. Oltre al reato di falso in testamento e tentata truffa, ora è indagato anche per tentata estorsione ai danni dei figli. Il 6 novembre, Di Nunzio aveva chiesto inutilmente al Tribunale civile il sequestro di parte dei beni degli eredi Berlusconi e per controbattere all'ambasciata italiana che attestava come Berlusconi non fosse mai entrato in Colombia.
Tanto meno c'è stato il 21 settembre 2021 quando in apparenza a Cartagena avrebbe espresso il testamento davanti a un notaio, aveva prodotto alcuni documenti a sostegno della nuova tesi per la quale Berlusconi non risulterebbe sui normali registri frontalieri della Colombia perché vi sarebbe entrato dal mare, a bordo di un peschereccio. Ora, su questo caso, il senatore Maurizio Gasparri ha voluto puntare il dito contro la trasmissione Report di Rai 3, che ha dato ampia risonanza.
"Come appariva chiaro a qualsiasi persona con un minimo di buon senso la vicenda del presunto testamento colombiano di Silvio Berlusconi si profila come un'autentica truffa, che vede protagonista un personaggio discutibile al centro di un'indagine della magistratura italiana", ha detto il senatore azzurro. Gasparri ha auspicato una sanzione per "questo comportamento incredibile". Resta lo scandalo, ha proseguito il senatore, "per il fatto che questa vicenda è stata raccontata con dovizia di particolari da un programma della Rai del servizio pubblico televisivo che si chiama 'Report‘. Dando immeritato e ambiguo risalto a robe incredibili. Narrate a lungo e con piccoli accenni di dubbi dopo un ampio racconto".
Per Gasparri, tutto questo da parte di Report è stato costruito "con l'intento di creare montature contro Silvio Berlusconi ed il suo movimento politico, in ogni momento ed in ogni occasione". Quindi, conclude il senatore, "È gravissimo che la Rai e Report abbiano dato visibilità e credibilità a questa roba.
E ovviamente sia i vertici dell'azienda pubblica che Report dovranno essere chiamati a risponderne nelle sedi competenti. A noi non ci spaventa nessuno e nessuna intimidazione ci chiude la bocca".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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