Josefa Idem contro tutti ma non molla la poltrona. Nel suo italiano teutonico la ministra per le Pari Opportunità è andata all'attacco. Dura e tagliente. Lo scandalo sui presunti abusi edilizi e il mancato pagamento dell'Imu è una ferita bruciante e l'ex atleta, a fianco del suo legale, vuole fare vendetta. Inizia recitando a memoria il suo palmarès di vittorie mondiali, cercando di usare le medaglie come uno scudo per difendersi dalle accuse, poi passa all'attacco: "Le parole a volte sono pietre e sono state scagliate contro di me con inaudità brutalità e violenza". Si riferisce direttamente agli insulti dell'europarlamentare Mario Borghezio: "Mi hanno dato della ladra, della puttana". Una dichiarazione, quella dell'ex leghista, che ha subito scatenato una censura bipartisan. Tanta rabbia ma nessun passo indietro, come aveva precisato il suo ufficio stampa poche ore prima. Più che una conferenza stampa, quello della Idem, è uno sfogo in piena regola e in diretta tv. Poi si giustifica con il solito canovaccio già utilizzato nei giorni scorsi: "Ho imparato tanto durante i miei anni di impegno sportivo, ma non a fare la commercialista o la geometra o l’ingegnera. Dunque ho delegato tutte le mie funzioni amministrative ad alcuni esperti". Insomma: io non c'entro nulla, hanno fatto tutto a mia insapura. Un copione noto. E dunque scarica il barile sui suoi collaboratori: "Avevo chiesto ai miei collaboratori che tutto fosse fatto a regola d’arte e secondo la legge. Per come ho ricostruito la vicenda, ci sono state alcune irregolarità, me ne scuso, me ne assumo le responsabilità e sanerò quel che c’è da sanare. Non sono infallibile ma sono una persona onesta e non permetterò a nessuno di dubitarne". Poi arrivano le scuse con la precisazione, nient'affatto scontata, che non lascerà il suo incarico. "Per come sono riuscita a ricostruire la vicenda, sui lavori edili ci sono state alcune irregolarità e ritardi. Me ne scuso e me ne assumo le responsabilità come ogni cittadino e sanerò quello che si dovrà sanare", ha detto l'ex olimpionica. Poi la palla passa all'avvocato, perché la Idem si è presentata nella sala conferenze di Palazzo Chigi direttamente col suo legale. "Non c'è nessun reato - ha detto l'avvocato Luca Di Raimondo -. La contestazione è stata mossa il 17 giugno e il ministro ha pagato la sanzione il giorno successivo, si trattava solo di irregolarità» di carattere amministrativo. Quanto alla questione relativa a Ici e Imu, non è vero che non sono state pagate. Non è vero che è stata fatta una dichiarazione falsa: il 4 febbraio, entro il termine di legge del 28 febbraio valido per qualsiasi contribuente, è stata dichiarata quale fosse la dimora familiare. Il pagamento con ravvedimento operoso è previsto dalla legge, ma è stato letto come un’iniziativa volta a correre ai ripari in maniera tardiva".
Dopo l'"arringa difensiva" la parola passerebbe ai giornalisti ma la Idem, dopo aver risposto a qualche quesito, si allontana lasciando in sua difeda l'avvocato Di Raimondo. La Idem rischia di vincere una nuova medaglia: di arrampicata sugli specchi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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