Dopo il raduno davanti all’ospedale di Bologna è partito il corteo delle vedove della crisi economica. I mariti si sono suicidati perché gravati dai debiti con il Fisco. In testa al corteo, circa un centinaio di persone, uno striscione con la foto di Giuseppe Campaniello, l’imprenditore che si è dato fuoco davanti all’Agenzia delle Entrate a Bologna. È proprio qui che ha puntato la marcia delle vedove che hanno deposto una corona di fiori dopo aver letto i nomi degli imprenditori che hanno perso la vita a causa della crisi.
Un corteo silenzioso che segna la profonda ferita che la crisi economica sta infliggendo al Paese. Nessuna bandiera di partito, nessuna sigla delle organizzazioni sindacali. Contro il cielo di Bologna soltanto bandiere bianche. È il tragico simbolo delle morti sul lavoro. A guidare la marcia, unica nel suo genere, è Tiziana Marrone, vedova di Campaniello e l’amica, Elisabetta Bianchi, organizzatrice dell’evento. Tra i manifestanti anche numerosi disoccupati, esodati e piccoli imprenditori in difficoltà. "Non sono esaltati né pazzi né depressi. Prendono atto della situazione e decidono di farla finita, sono disperati", ha spiegato la Marrone invitando il governo a fare qualcosa per aiutare gli imprenditori che sono "la spina dorsale di questo Paese". Un imprenditore bresciano, che indossava una maglietta con la scritta "Le tasse sono un furto", è stato criticato da un’altra manifestante che ha sosteneuto che, per quanto gravose, le tasse vanno pagate. Immediatamente dal gruppo di vedove si sono levate voci critiche all'indirizzo della donna: "Qui c’è gente esasperata, disperata e incazzata: non è questo il momento di parlare di tasse".
La moglie dell'artigiano di Ozano, deceduto dopo nove lunghi giorni di agonia a causa delle ustioni riportate, ha già lanciato alcune proposte per ricordare gli imprenditori suicidi. "Scriveremo un libro - ha detto la Bianchi - il cui ricavato verrà devoluto alle vedove e chiederemo alle diverse amministrazioni locali, la nascita di targhe in ricordo delle vittime del fisco".
Secondo l'organizzatrice del corteo di protesta, "è un dovere pagare le tasse ma non c’è un rapporto umano tra contribuenti e fisco". Infine l'appello al governo Monti: "Chiediamo di cambiare le leggi e di mettersi una mano sulla coscienza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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