Ingroia leader della lista arancione di Luigi De Magistris?

Il primo dicembre, il pm parteciperà all'assemblea nazionale del manifesto Cambiare si può! e battezzerà la Lista Arancione di Luigi De Magistris

Ingroia leader della lista arancione di Luigi De Magistris?

Se tre indizi fanno una prova, allora la possibilità che Antonio Ingroia scenda in politica è più che mai prossima. De Magistris non lo esclude (anzi, ci crede fortemente). Il procuratore aggiunto di Palermo è stato uno dei primi sostenitori del manifesto Cambiare si può! (al cui interno si annoverano pm come Livio Pepino, amico del magistrato siciliano), e - guarda caso - all'Assemblea romana dello stesso manifesto assieme al sindaco di Napoli Ingroia sarà presente.

Il quarto indizio lo ha fornito tempo fa lo stesso magistrato, parlando dell'appello di Cambiare si può! e definendolo una “iniziativa importante e persino necessaria” perché "occorre davvero un’iniezione di società civile che si proponga di realizzare un rinnovamento della politica e un cambiamento del paese, ma c’è effettivamente bisogno che, oltre a criticare il sistema politico, la società civile decida di assumere responsabilità in prima persona”.

Insomma, le probabilità di vedere Ingroia dismettere la toga e indossare i panni del politico ci sono. Da tempo il pm viene corteggiato in maniera trasversale. Alle elezioni regionali siciliane, il sindaco Orlando e Antonio Di Pietro pressarono affinché questo potesse avvenire e provarono a candidarlo a Palazzo d'Orleans. Ma Ingroia ringraziò e fece spallucce, seppur inorgoglito dell'attenzione riservatagli. Quando girò voce che il MoVimento 5 Stelle volesse candidarlo alla guida di un polo giustizialista che arrivasse ad abbracciare anche Di Pietro, il procuratore bollò tutto come "fantasiose ipotesi giornalistiche".

Infine, quando è arrivato l'endorsement dell'ex collega De Magistris, Ingroia ha mostrato contentezza, ha ringraziato, ma si è detto felice di trovarsi in Guatemala. Nonostante le dichiarazioni di facciata, però, quello che contano sono i fatti. E i fatti dicono che il 30 novembre Ingroia lascerà il paese del Centro-America per recarsi a Roma a presentare il suo ultimo libro. L'indomani presenzierà invece all'Assemblea nazionale dell'appello Cambiare si può!, lanciato lo scorso 5 novembre (hanno aderito migliaia di persone, da Moni Ovadia a Sabina Guzzanti passando per Gianni Rinaldini e Livio Pepino) e succedaneo alla nascita di Alba, movimento civico nato dall'iniziativia di Luciano Gallino, Marco Revelli e Paul Ginsbourg.

Il primo dicembre, al teatro Vittoria di Roma, inizierà il processo di coagulo e di formalizzazione del nuovo schieramento al quale seguirà, il 12 dicembre, la presentazione dei primi candidati della lista arancione da parte di De Magistris. Che, davanti a una eventuale standing ovation per il magistrato, potrebbe cavalcare l'onda e riproporre la sua candidatura.

D'altronde, che il sindaco di Napoli confidi in Ingroia, non è cosa nuova.

Poco tempo fa, in una intervista a Un Giorno da pecora su Radio 2, il primo cittadino partenopeo, parlando di Ingroia, dichiarò: "Deciderò nel momento in cui renderemo pubbliche le liste. Sono un suo amico da anni come posso non auspicare che una persona come lui possa essere di aiuto al Paese?".

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