Sono lontani i tempi in cui la bellezza era considerata una promessa di felicità, o perlomeno un regalo della natura. Confessare di avere un corpo avvenente e di prendersene cura per alcune star è un'ignominia peggiore di un furto in chiesa. E per evitare che il sospetto di velinismo getti un'ombra su solide e onorate carriere, alcune stelle sono disposte a tutto. Anche a negare l'evidenza.
Laetitia Casta, di fronte ai complimenti sul suo aspetto da parte della giornalista che l'ha intervista per Io Donna, si è addirittura indispettita: «Quando una donna mi parla di bellezza vorrei dirle: Ti prego, parliamo di una cosa meno inutile».
In effetti la bellezza deve essere un grande impiccio per Laetitia, che tutti i giorni davanti allo specchio si confronta con la iattura di essere nata cigno. Anche perché ci spiega che la cosa fondamentale nel lavoro di modella non è la grazia. No, la cosa che conta è «la luce»: «Io cerco la luce giusta», ha detto con il tono da ragazza della porta accanto. Fingendo di ignorare che per la ragazza della porta accanto non c'è faro che possa compiere il miracolo di trasformare un anatroccolo in un cigno. Ma Laetitia è così, ha solo una capacità innata di trovare la luce giusta. Del resto lei per prima si indigna per i modelli di perfezione imposti dalla pubblicità e dal ricorso massiccio a Photoshop. Ed è capace di farlo in un'intervista corredata da foto in cui è splendidamente perfetta.
Intanto lei giura che mangia quando le va, fa ginnastica quando le va e che si sente «a posto così». Di fronte a questa dichiarazione, chissà quante vere ragazze della porta accanto - quelle coi fianchi e l'autostima segnati dalla cellulite - arrotano un coltello.
E Monica Bellucci? Lei che è «troppo formosa e prosperosa» non cessa di manifestare il suo candido stupore per essere stata scelta per i suoi primi servizi fotografici. «Quando ho iniziato a essere sulle copertine delle riviste - ha spiegato - gli stilisti mi chiedevano come modella, ma non c'era verso per me di entrare nei loro abiti con i miei seni». Di fronte a un problema che le donne comuni non conoscono - beate loro - Monica non si è mica adombrata: «Non mi hai mai reso infelice questa cosa, mi dicevo solo: perché fanno vestiti così stretti?». Mentre cercava una riposta al dilemma, deve aver capito che parlare della propria bellezza non è politicamente corretto. E che non conviene nemmeno, visto quanto è facile che l'avvenenza metta in ombra il talento. Anche quando è così evidente da costruirci sopra una carriera.
Allora ecco le dichiarazioni sulla dieta - che non fa - e sul suo amore per il cibo: «Niente diete per me - ha detto - Amo troppo mangiare». E infatti è stata anche testimonial di una campagna francese lanciata dalla rivista Elle. Il motto è «smettetela di dimagrire» e non ci sarebbe niente da eccepire se non fosse che il suo corpo armonioso ha poco a che fare con quello delle donne assillate dal pensiero del sovrappeso. Davvero il modello «naturale» a cui tutte possono ambire è Monica?
Del resto l'attitudine della Bellucci a evitare le diete - e soprattutto a evitare di parlarne - è condivisa da parecchie vip: Penelope Cruz ad esempio ci tiene a far sapere che per tenersi in forma non segue regole e che il segreto della sua bellezza sono solo i cibi freschi. Dimenticandosi però di fornire alle lettrici l'indirizzo del suo miracoloso fruttivendolo.
Lo stesso dicasi per l'attrice Jessica Alba e la top model Eva Riccobono: la prima non si preoccupa del suo aspetto - perché, ha dichiarato, «ho la cellulite da quando ero un bebè» - ma si è liberata dei chili accumulati durante il parto in soli quattro mesi. La seconda racconta di andare pazza per la pizza la pasta e i salumi.
E poi c'è Sabrina Ferilli che fedele al suo spirito nazional-popolare si dichiara amante dell'amatriciana: «Mai fatta una dieta - ha detto - A tavola non accetto privazioni, e poi sono un'ottima cuoca». Almeno ha ammesso che per mantenere la linea va in palestra quattro volte a settimana.Bastasse questo per diventare tutte come lei.
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