Dopo l'armocromista, l'operaio: Schlein "abbraccia" la lotta di classe (ma solo sui social)

Dopo Vogue, la fabbrica. Il siparietto della Schlein con i 30 operai appena iscritti al Pd: le risate, l'abbraccio alla Benigni e gli applausi. Non una parola sul lavoro e su quel decreto che taglia anche il loro cuneo

Dopo l'armocromista, l'operaio: Schlein "abbraccia" la lotta di classe (ma solo sui social)
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Tripudio e visibilio. Elly Schlein fa qualcosa di sinistra: fraternizza con le tute blu. Tripudio e visibilio. La stampa progressista ha un nuovo eroe (almeno per il prossimo quarto d'ora). È Rosario Longobardi, nome di battaglia "Cerasella". È lui ad aver "umanizzato" la segretaria dem tirandola fuori dalla Ztl e prendendola in braccio. Tripudio e visibilio. Il paragone è presto fatto: Elly Schlein come Enrico Berlinguer. Lui tra le braccia di Roberto Benigni alla manifestazione della Fgci per la pace (era il 16 giugno 1983), lei tra quelle dell'operaio Fincantieri della fabbrica di Castellammare di Stabia. Tripudio e visibilio. Comunicazione spinta su tutti i canali social. Fotografie a go go. Tutto molto bello, tutto molto finto.

Dopo la personal shopper, gli operai. Dopo Vogue, la fabbrica. Quella dove il Partito democratico ormai stenta a raccogliere consensi. La maggior parte delle tute blu, ormai da tempo, non guarda più a sinistra. Sono rimaste in poche a votare da quella parte. Non si va oltre l'11%. Fratelli d'Italia, invece, sfiora il 35%. E questo è un dato di fatto. Poi c'è la narrazione che, ai tempi dei social network, si fa soprattutto per immagini. E quindi eccola lì: Elly Schlein in mezzo a una trentina di operai. Li ha incontrati non per confrontarsi sul decreto lavoro, su cui il governo si sta battendo tanto, ma perché si sono iscritti al partito dopo la sua elezione. Operazione simpatia, insomma. E a darle una mano ci ha pensato Longobardi che le ha regalato la giacca blu da operaio. "Voglio essere il tuo armocromista", le ha proposto. "Quale miglior colore del blu dei lavoratori?". Risate e applausi. Tripudio e visibilio. Oggi, poi, l'intervista a tutta pagina su Repubblica. "Ci siamo chiamati 'compagni', con lei, con Sandro Ruotolo - racconta - era tutto sincero". Già, anche l'abbraccio alla Benigni. "Se è per questo - scherza mi è scappato anche un casto bacetto sul collo".

La compagna Elly, dunque. "È giovane, ma molto preparata. Ama la politica, ma non ha bisogno del compromesso coi vecchi big. Ascolta, ma sa parlare chiaro e decidere". Soltanto pregi, nessun difetto. Parola dell'operaio "Cerasella". Che, pur guadagnando 1.500 euro da capo protocollo in fabbrica, non si scandalizza per il fatto che la segretaria dem paghi (300 euro l'ora) un'armocromista per farla essere in tinta col mondo. "È il mercato, bellezza", dice. Nemmeno l'avversione della Schlein per il decreto Lavoro sembra toccarlo. Eppure, guadagnando appunto 1.500 al mese, dovrebbe a occhio e croce beneficiare del taglio del cuneo fiscale, in vigore già da questo mese. E, avendo tre figli, dovrebbe applaudire all'innalzamento delle esenzioni per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Su tutto questo, non una parola. "È la politica, bellezza", verrebbe da dire a noi.

Intanto l'operaio-eroe sogna il matrimonio Elly-Giuseppi. "I 5 Stelle hanno fatto cose giuste - negli ultimi governi - sarebbe un ottimo accostamento". Giallorosso. Chissà cosa ne pensa l'armocromista della Schlein.

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