Gli appuntamenti quotidiani di Cecile Kyenge finiscono sulla Padania. Il quotidiano della Lega Nord pubblica l'agenda del ministro all'Integrazione e finisce nell'occhio del ciclone. Per Repubblica, "la scelta editoriale che dopo le recenti contestazioni a Kyenge sembra quasi un elenco di posti dove 'trovarla' facilmente".
"Faremo battaglia in Aula al Senato per bloccare il provvedimento vergognoso che oltre a svuotare le carceri abolisce il reato di clandestinità". Il senatore leghista Massimo Bitonci condanna duramente il provvedimento che approderà domani a Palazzo Madama. Una norma che, avverte il parlamentare del Carroccio, "avrebbe il solo risultato, come vuole la Kyenge, di richiamare ancor più clandestini sul nostro territorio". "Per quanto ci riguarda questa misura non vedrà mai la luce - promette Bitonci - ci opporremo in tutti i modi". Insomma, la Lega Nord è fermamente determinata a dare battaglia fino all'ultimo perché non venga modificata la Bossi-Fini che regola le politiche migratorie. Proprio per questo, i militanti lumbard erano in prima fila a Brescia a contestare la Kyenge che, da quando è arrivata al governo, sta spingendo perché venga abolito il reato di clandestinità. "La Kyenge non sa cos'è l'integrazione - continua Bitonci - vuole favorire la negritudine come in Francia, ma noi possiamo farne a meno".
Anche la Padania marca stretta il ministro all'Integrazione. In una rubrica Qui Cecile Kyenge, che si affianca, nelle pagine interne del giornale del Carroccio, alla consueta rubrica Qui Lega territorio dove vengono indicati gli appuntamenti pubblici degli esponenti leghisti, sono riportati tutti gli appuntamento pubblici del ministro. Niente di top secret. Sono infatti gli stessi appuntamenti riportati sulla agenda del ministro pubblicata sul sito del dicastero dell’Integrazione. Eppure Repubblica ha subito tacciato il quotidiano leghista di "invitare (i militanti, ndr) a scendere in piazza contro il ministro". Durissimi anche i senatori piddì Mauro Del Barba e Roberto Cociancich che hanno parlato di iniziativa "gravissima, ai limiti dell'intimidazione". "Prima di verificare altre strade - hanno tuonato gli esponenti democrat - chiediamo alla Lega di intervenire sul proprio giornale di partito". Immediata la reazione del segretario della Lega Matteo Salvini che ad Affaritaliani ha ricordato che gli appuntamenti sono pubblici: "Magari qualcuno vuole andare ad ascoltarla per capire cosa fa con i soldi degli italiani.
Io vedrò di esserci a molti dei suoi appuntamenti, perché ancora non ho capito che fa...". Secondo Salvini, è "scandaloso che qualcuno si scandalizzi". E abbozza: "Forse il Pd si vergogna del suo ministro che parla solo di immigrati e non di italiani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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