Mentre le Ong dei migranti e la sinistra sbraitano e si dimenano per convincere chissà chi di essere nel giusto nel contravvenire alle disposizioni del governo italiano, i professionisti del diritto smentiscono le loro ricostruzioni fantasiose. Uno dei più esperti marittimisti italiani, Giuseppe Loffreda di Legal4Transport, ha delineato la legittimità di attuazione e comportamento dell'Italia nell'ambito del braccio di ferro con le Ong che, con veemente prepotenza, si arrogano il diritto di non rispettare l'ordine di allontanamento dalle acque territoriali italiane.
Secindo il marittimista, infatti, il divieto imposto dal governo italiano alla nave Humanity 1 di sostare in acque italiane oltre il termine necessario ad assicurare le operazioni di soccorso e assistenza nei confronti delle persone che versino in condizioni emergenziali e in precarie condizioni di salute, "è giustificato e legittimo". Si tratta di un decreto interministeriale che, come ha ben spiegato Loffreda all'agenzia Adnkronos, nella sua stesura si appoggia alle "norme internazionali europee e nazionali del regime Frontex". Direttive che gli stessi equipaggi delle Ong non hanno rispettato: "Sono norme contravvenute dall'attività svolta dalle navi Ong in materia di soccorso in mare. Così come riporta il decreto, le navi non hanno operato in linea, altresì, con le norme europee e nazionali in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all'immigrazione illegale".
Loffreda, entrando nello specifico delle norme e smontando la narrazione delle Ong e della sinistra, conclude: "Nella fattispecie della nave Humanity 1, l'Italia ha l'obbligo di salvaguardare la vita umana, come sta facendo". Il governo si sta muovendo su una linea di legittimità inattaccabile e questo sembra dare piuttosto fastidio agli equipaggi delle Ong, che stavolta difficilmente potranno ottenere deroghe giudiziarie. Intanto, il loro comportamento sta contravvenendo al decreto di uno Stato sovrano ed è probabile che di questo saranno chiamate a rispondere. Nonostante i proclami propagandistici della sinistra ideologica, che insiste nei suoi errori, come dimostra Aboubakar Soumahoro, deputato Avs, che si trova a bordo della nave.
Intanto fomentati da un manipolo di attivisti che si sono radunati al porto e che intonano cori contro i politici, i migranti a bordo della nave Geo Barents protestano e urlano: "Aiutateci". Ma l'Italia stavolta non cede e ad appoggiare la linea presa dall'Italia è intervenuto anche il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e presidente della Fondazione Icsa: "La linea della circospezione prescelta dal governo è condivisibile, sebbene sia necessario che la responsabilità dello Stato di bandiera venga assunta dai Paesi competenti".
Quindi, ha aggiunto il generale sempre ai microfoni dell'agenzia Adnkronos: "Se queste navi fossero andate da subito verso gli Stati di appartenenza della barca avrebbero sicuramente impiegato meno tempo di quanto ne impiegano stando all'ancora in attesa di un permesso che tarda a venire".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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