"Parole pessime sul Cav". Il "fuoco amico" su Calenda che non si scusa

Roberto Giachetti striglia Calenda sulle dichiarazioni sul Cav che hanno indispettito Forza Italia; Renzi gli rinnova i suoi auguri: "Forza Silvio"

"Parole pessime sul Cav". Il "fuoco amico" su Calenda che non si scusa

Tutta la politica, superando gli steccati delle divergenze di idee e dei colori, in queste ore fa quadrato attorno a Silvio Berlusconi. Davanti alla malattia non esistono divisioni tali da non esprimere vicinanza a un uomo che sta combattendo la sua battaglia più dura. Ci sono alcune eccezioni, rappresentate da Giuseppe Conte e dai pentastellati, che solo dietro sollecitazione hanno espresso la loro solidarietà al Cavaliere, e da Elly Schlein, che mentre molti dei suoi parlamentari hanno giustamente rivolto il loro sincero e accorato augurio al presidente di Forza Italia, prosegue in un imperterrito silenzio come il suo predecessore, Enrico Letta.

Poi c'è Carlo Calenda, che prima si espone con dichiarazioni discutibili, poi cerca di mettere una pezza su quel buco, che diventa pure peggio, e infine si lagna per le reazioni indignate di Forza Italia. Ma c'è anche chi, come Matteo Renzi, da tre giorni invia i suoi messaggi di pronta guarigione a Berlusconi, nonostante le note divergenze politiche.

Il discorso fatto da Carlo Calenda non è piaciuto, e non solo a Forza Italia. Roberto Giachetti, deputato di Azione-Italia Viva, durante la rassegna stampa che tutte le mattine conduce su Radio Leopolda, ha dichiarato: "Le parole di Carlo Calenda su Berlusconi sono davvero pessime. Capisco l'indignazione di Barelli". Ieri sera, nel tentativo di riparare a quanto detto poche ore prima, quando sembrava parlare già di un post-Berlusconi per la politica italiana e per la stessa Forza Italia, Carlo Calenda ha scritto in un tweet: "Veramente ho detto che spero solo che venga restituito alla famiglia e che comunque la si pensi è un leone".

Questa mattina ha provato ha rimediare, dicendo che si augura il suo rientro a casa in tempi brevi e bacchettando i colleghi della sinistra: "Le mie parole nei confronti di Berlusconi sono sempre state sempre non solo rispettose, ma anche di augurio a differenza da altri leader dell'opposizione che nulla hanno detto. Penso che questo sia un grave errore". Ma quanto detto in precedenza non si può certo cancellare e lui stesso non intende chiedere scusa: "Ma scusa di che cosa? Capisco il nervosismo e lo scuso, ma non c'è stata una singola espressione meno che rispettosa e ben augurante da parte mia verso Berlusconi".

Un atteggiamento del tutto diverso è quello che, fin dalle prime ore del ricovero, ha assunto Matteo Renzi. Il senatore è stato uno dei primi a fare i suoi auguri al Cavaliere ma non solo, perché anche ieri ha inserito una postilla a lui dedicata nella newsletter di Italia viva e questa mattina ha condiviso una foto insieme al Cav in Senato. "Io non ho mai votato Silvio Berlusconi. E Forza Italia non ha mai votato la fiducia al mio governo. A maggior ragione in questo momento voglio dire con affetto: Forza Silvio. Ti aspettiamo sorridente in Senato. Forza Silvio", ha scritto il leader di Italia Viva, nonché nuovo direttore editoriale de Il Riformista.

Anche Raffaella Paira, presidente dei senatori del gruppo Azione-Italia viva al Senato, spende parole di vicinanza per il Cav, difendendolo dagli attacchi delle ultime ore: "Silvio Berlusconi è stato oggetto di una demonizzazione in questi anni a tratti inaccettabile da parte di certa politica.

Da persona che ha avuto posizioni diverse dalle sue, mi rifiuto di parlare di Berlusconi al passato remoto. È una persona che sta combattendo la sua battaglia con la forza che lo contraddistingue, a lui deve andare tutto l'affetto e il sostegno umano possibile".

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