La nomina che fa tremare Calenda: cosa succede in Azione

Il leader di Azione nomina coordinatore un consigliere regionale del Pd bypassando iscritti e organi di partito. L'ira della base contro Calenda: "Non prenderci in giro"

La nomina che fa tremare Calenda: cosa succede in Azione

Carlo Calenda, senza averne parlato con nessuno dei dirigenti e iscritti di Azione a livello territoriale, ha deciso di commissariare il partito in Puglia nominando coordinatore un consigliere regionale del Pd. Si tratta di Fabiano Amati, che finora mai aveva avuto alcun contatto con il partito regionale. Tant’è che gli iscritti di Azione oggi sono sbigottiti. La notizia l’hanno appresa da Massimo Cassano, l’ex direttore di Arpal, candidato alle politiche nel terzo polo.

Stamattina il coordinamento regionale della sua lista civica, Popolari con Emiliano, ha inviato una nota che ha fatto subito il giro tra gli iscritti: “L' aver appreso ancorché ufficiosamente che l’incarico di commissario regionale di Azione sia stato affidato ad Amati spiega a questo punto inequivocabilmente la strategia eversiva e diffamatoria utilizzata contro Cassano sin dalla scorsa primavera. È proprio durante i numerosi incontri romani, infatti, che sul tavolo di Calenda rimbalzavano strane e strumentali informazioni tese, solo ed unicamente, a discreditare Puglia Popolare ed il suo leader. Ora è tutto molto più chiaro. Amati attacca Cassano(in predicato di assumere la reggenza regionale) e quindi Emiliano per accreditarsi presso Calenda e quindi Azione. Nei prossimi giorni il quadro sarà ancora più chiaro e a qual punto anche questa penosa convivenza con Azione sarà, per quanto ci riguarda, definitivamente chiusa”.

La notizia di un cambio al vertice regionale di Azione non è un mistero. Per domenica 11 dicembre il vice coordinatore regionale Nicola Colangelo aveva convocato l’assemblea regionale per deliberare l’elezione del nuovo segretario regionale, che avrebbe succeduto la già dimissionaria Segretaria Nunzia Cinone. Ma da Roma hanno fatto prima. E così ieri la segreteria nazionale ha convocato per oggi, martedì, alle 18. il Direttivo Nazionale con all’ordine del giorno "provvedimenti su organi territoriali".

La voce che è subito girata è che oggi pomeriggio sarebbe stato appunto nominato, da Roma, il nuovo coordinatore regionale della Puglia. Quasi sicuramente proprio nella figura del consigliere regionale di maggioranza del Pd Fabiano Amati. Che solo qualche giorno fa provava a entrare nel comitato nazionale per il congresso del Pd, prendendo l’ennesimo due di picche dal suo partito che già lo ha boicottato per le liste delle politiche. E chissà se ora con il simbolo di Azione rimarrà nella maggioranza di Michele Emiliano, come già il consigliere regionale di Italia Viva.

E mentre gli iscritti pugliesi di Azione si riuniranno domenica per eleggere il nuovo segretario regionale (che per statuto viene scelto dai 150 membri del direttivo a sua volta eletti nei congressi territoriali), si troveranno il coordinatore, che non hanno mai visto, già nominato da Roma. È il secondo schiaffo che gli iscritti di Azione prendono da Calenda dopo la candidatura catapultata da Roma di Mara Carfagna e dello stesso Massimo Cassano, insieme a molti altri.

Succede in Puglia, ma anche nel resto di Italia. Beffati di far parte di un partito collegiale ma costretti a subire le scelte prese da Calenda. “Non c’è niente di male a fare un partito personale, basta dirlo e non prenderci in giro”, commentano oggi gli iscritti dopo questa ennesima scelta calata dall’alto “noi che ci iscriviamo a fare ad Azione se poi per le liste e i dirigenti vengono sempre nominate persone da altri partiti?”.

Domani Calenda sarà a Bari nella sede del consiglio regionale per una conferenza stampa.

Lo sapranno prima i giornalisti degli iscritti.

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